Comunicato Confesercenti e Anva per interventi immediati

ADESSO INTERVENTI IMMEDIATI SULLA LIQUIDITÀ O QUANDO LA CRISI SANITARIA SARÀ FINITA TROVEREMO MACERIE

L’ultimo decreto del Governo non fa altro che certificare quello che stava accadendo in tutto il Paese; moltissimi negozi, bar, ristoranti stavano decidendo spontaneamente di chiudere la propria attività.
Incassi in caduta libera, persone che non possono uscire e paura diffusa di prendere o diffondere il virus avevano già avuto l’effetto di far alzare il livello di guardia per chiunque avesse a che fare con le persone.
Se questa nuova stretta è sufficiente lo vedremo. Noi lo speriamo sul serio perché il mondo del commercio, del turismo e dell’artigianato stanno pagando un prezzo altissimo, senz’altro insostenibile da soli.

Che almeno serva per tutti e serva a far ripartire il Paese perché allora, anche la paura di chi dovrà rimanere aperto per fare un servizio, la rabbia di chi avrebbe voluto restare aperto seguendo le norme ma non può farlo o la frustrazione e la paura di chi teme di non farcela a riaprire la propria attività, avranno un senso.

Adesso non rimane altro che mettere immediatamente in campo gli interventi che abbiamo chiesto e che sono stati annunciati: 25 miliardi sono tanti soldi, lo sappiamo e combatteremo perché siano il carburante per ripartire anche e soprattutto per chi sta pagando il prezzo più caro di questa crisi sanitaria ed economica senza precedenti.

Ma entro qualche ora devono arrivare misure emergenziali a sostegno della liquidità:

  1. sospensione dei mutui
  2. nuovo credito garantito
  3. sospensione tasse e contributi
  4. ammortizzatori sociali per tutte le imprese
  5. moratoria su affitti e locazioni

Le imprese non sono qualcosa di astratto, sono persone, donne e uomini che vivono del proprio lavoro e adesso siamo spaventati, disorientati e increduli ma con l’orgoglio e la dignità di chi è abituato a rimboccarsi le maniche siamo pronti a fare la nostra parte ma occorrono strumenti per continuare a farlo, occorrono risposte immediate.

Molti di noi hanno l’attività chiusa per scelta o per decreto, altri dovranno rimanere aperti per un decreto che lascia maglie forse troppo larghe e rischia di generare ulteriore confusione.

Chiarezza, visione e risposte certe per famiglie e imprese, questo deve accadere, o quando l’emergenza sanitaria finirà troveremo solo macerie. #salviamoilpaese #salviamoleimprese

ANVA Firenze: “Anche gli ambulanti in prima linea per la lotta al Coronavirus, ma le istituzioni sostengano la categoria”

In un momento drammatico per il nostro Paese legato al propagarsi del Coronavirus, gli ambulanti sono pienamente concordi che la salute pubblica debba essere garantita come priorità irrinunciabile, ed in questo senso, pur ritenendo che i mercati siano il posto più sicuro dove acquistare rispetto ad altre realtà, siamo disposti fare i giusti e dovuti sacrifici, anche con la chiusura dei mercati; oppure laddove è possibile garantendo un servizio di pubblica utilità mantenendo aperti i banchi alimentari, nel rispetto delle norme di sicurezza interpersonale.

Per questi motivi mi sento di ringraziare e sostenere tutti i colleghi di Firenze e Provincia che in questo momento stanno stringendo i denti, a loro mi sento di dire che non bisogna mollare; è un momento difficile ma ci risolleveremo.

Questo è il momento dell’emergenza. Siamo tutti uniti negli appelli fatti dalle istituzioni per la responsabilità dei comportamenti, per uscire da questo momento difficile il più presto possibile. Occorre, però, che amministrazioni comunali e Governo siano consapevoli che gli ambulanti hanno una famiglia ed impegni economici; ed un’interruzione delle attività almeno fino al 3 aprile, avrà un forte impatto in materia di liquidità far fronte alle scadenze e alle necessità della vita giornaliera.

Queste le richieste avanzate dalla categoria.

Ai Comuni:

– sospensione e abbattimento pagamento COSAP;

– sospensione e riduzione pagamento TARI;

– non conteggio delle assenze in questo periodo.

Al Governo:

– considerare nel comparto turismo anche gli ambulanti dei raggruppamenti turistici, visto che vivono quasi completamente grazie ai flussi turistici;

– sospensione scadenze INPS;

– finanziamenti immediati a tasso zero;

– cassa integrazione per tutte le tipologie di aziende;

– rinvio al 31 Dicembre dell’obbligo dell’invio telematico degli scontrini;

– rinvio al 31 Dicembre della lotteria;

– credito d’imposta per le aziende danneggiate;

– sospensione pagamenti di bollette, mutui e finanziamenti alle aziende.

Richieste avanzate con l’obiettivo di far sopravvivere le imprese ambulanti che spesso rappresentano una rete commerciale di vicinato laddove non c’è niente. Un settore produttivo che non ha nessuna sussistenza e nessun paracadute, che vive solo del proprio lavoro.

 

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