Cessione delle farmacie a Vaglia. Le preoccupazioni dei sindacati e le puntualizzazioni del sindaco

Cessione delle farmacie a Vaglia. Le preoccupazioni dei sindacati

Esprimiamo, come RSU e Organizzazioni sindacali, forte preoccupazione per la cessione delle Farmacie Comunali di Vaglia nel Mugello. Le preoccupazioni non nascono dalla semplice esternalizzazione del servizio farmacie, in merito alla quale abbiamo sempre espresso parere contrario, ma che a questo punto si è definitivamente concretizzata, ma anche dalle pesanti ricadute che questa scelta rischia di avere sul dato occupazionale dell’ente e sul suo funzionamento. In primo luogo dobbiamo ricordare che le Farmacie occupano ad oggi tre dipendenti a tempo indeterminato per i quali l’Amministrazione non ha fornito nessuna indicazione precisa sul piano di reintegro. Nel corso delle trattative ci è stato illustrato un “percorso di ricollocazione e nuovo inquadramento” attraverso un ciclo di formazione di cui non si conosce alcun dettaglio circa la modalità di formazione dei farmacisti, durata e costo dei corsi, identità dei soggetti deputati alla formazione ed alla valutazione di idoneità finale, quali siano gli uffici destinatari della ricollocazione dei farmacisti all’interno del Comune,quale sia la destinazione dei farmacisti qualora il loro percorso formativo sia stato valutato negativamente.

Vista la situazione contingente, ovvero la grave carenza di personale dell’Ente, anche per la mancata pianificazione delle assunzioni, la decisione di ricollocare tutti e tre farmacisti, categorie elevate nel sistema di inquadramento del Contratto nazionale degli Enti Locali, farebbe si che gli stessi assumessero la responsabilità di alcuni settori cruciali dell’Ente attualmente sprovvisti di figure apicali. Ad esempio, la gestione dell’ufficio servizi demografici è attualmente in carico ad un dipendente di categoria B, ovvero un profilo meramente esecutivo. Nonostante che l’A.C. Fosse informata da oltre un anno di quale fosse la data di pensionamento della precedente responsabile del settore, non ha saputo trovare una valida soluzione al problema. Per chiarezza: sono a rischio gli adempimenti elettorali. Abbiamo più volte ricordato a questa Amministrazione la necessità di mantenere una linea compatibile con l’evidente carenza organizzativa venutasi a creare e che, in primis, doveva essere risolta: in 5 anni si sono avvicendati quattro Segretari comunali e otto (8!) Responsabili dei servizi finanziari. L’ufficio personale, sciolta l’Unione Comunale con Fiesole è tecnicamente inesistente e gestito, per puro senso di responsabilità, da una dipendente sotto inquadrata per le mansioni svolte.

Sia chiaro che è nostra prima prerogativa la salvaguardia dell’occupazione , ma dobbiamo avere la certezza che le misure adottate non si traducano in un percorso impraticabile. Va ricordato che, dal punto di vista economico, non vi era alcuna urgenza di cedere le farmacie senza aver predisposto un piano (serio) di ricollocazione del personale. Una scelta diversa, mediante la ricollocazione degli stessi in altri enti con profili professionali affini e la ricerca mediante mobilità di personale a competenza specifica, sarebbe stata possibile ma non è stata intrapresa ed ha prevalso il “raggiungimento di un obiettivo di mandato”. Rimane, oltre all’urgenza di tutelare i lavoratori, in una condizione precaria di gestione delle risorse umane, l’amarezza di essere rimasti del tutto inascoltati nel corso del tempo, pur avendo sempre mantenuto posizioni propositive nell’indicare possibili soluzioni e strade alternative, coerenti ed oggettivamente percorribili per giungere ad una condivisione e risoluzione delle problematiche nell’esclusivo interesse dei lavoratori e del Comune di Vaglia.

Firmato: RSU Comune di Vaglia, FP CGIL

Ad aggiudicarsi la gestione delle farmacie comunali è stata la Cooperativa Sociale Didasko che gestisce altre farmacie in Toscana. L’aggiudicazione ufficiale non è ancora avvenuta ma in un post sulla sua pagina facebook il sindaco di Vaglia Borchi illustra  i vantaggi della nuova gestione :

L’offerta economica di Didasko è stata del 100,23% in più del canone base, per cui annualmente deve versare al Comune 47.500 €. Farmapiana invece aveva fatto un rialzo del 25%.Il Comune introiterà anche il canone di affitto dei locali in cui è collocata la farmacia di Pratolino, di proprietà, per un ammontare di 9.900 € annui.

In definitiva, se alle somme di cui sopra si aggiunge anche il passivo medio con cui le farmacie hanno chiuso i propri conti economici negli ultimi 4 anni, che il Comune si risparmierà, il vantaggio per il bilancio comunale sarà di 70.000 € (!) annuo di attivo in differenza.

Veniamo all’offerta tecnica.

Ecco l’offerta di Didasko. Farmacia di Vaglia: aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle 7:30 alle 13:30 e dalle 15 alle 20. Farmacia di Pratolino: aperta tutti i giorni dal lunedì alla domenica, compreso le festività infrasettimanali, con orario continuato dalle 7,30 alle 22 (!).

Più anche le aperture festive e notturne che rientrino in una turnazione territoriale, a cui le farmacie comunali di Vaglia non hanno mai partecipato.

A me sarebbe bastato questo per essere più che contento. Ma scorrendo le 70 pagine dell’offerta ho scoperto.

Consegna di farmaci e parafarmaci per tutti i residenti nel Comune di Vaglia, che, senza distinzione di censo, età e dislocazione, purché impediti a raggiungere le farmacie, ne facciano richiesta. Come? Gratuita per tutti.

Servizio di CUP per tutto il tempo di apertura delle farmacie. Utilizzabile anche telefonicamente da casa. In più collocazione di un totem in loco per autoprenotazioni.

Servizio di autodiagnosi con cui misurare , nel sangue e/o nell’urina, circa 30 parametri o esami. Dal colesterolo, all’emoglobina glicata, all’ematocrito, all’acido lattico, alle proteine, ai leucociti, per passare ai test del psa, della celiachia, dell’ovulazione, della gravidanza, del TSH (che non so cos’è).

Questi test, gratuiti in farmacia, alle categorie di cittadini disoccupati con reddito familiare fino a circa 11.000 €; titolari di pensioni sociali; di età inferiore ai 6 anni e maggiore di 65, con un reddito familiare non oltre circa 36.000 €. Per chi non rientra in queste categorie pagherà, per esempio, un massimo di 4 € per un esame dell’urina o del colesterolo o dell’ematocrito; di 14  per il psa ed il test di gravidanza. Al massimo si pagherà 16 € per l’esame della celiachia.

Nelle farmacie ci sarà sempre un infermiere che, gratis, potrà fare: iniezioni, medicazioni, monitoraggio della pressione arteriosa e della glicemia, fasciature e bendaggi, posizionamento e rimozione di catetere, montaggio holter pressorio e cardiaco, misurazioni dei parametri vitali ed altri ancora. Se queste operazioni sono richieste a domicilio, l’utente paga 2 €.

L’offerta inoltre prevede di dare in affitto a noleggio diversi ausili e apparecchi elettromedicali: carrozzine, deambulatori, aerosol, magnetoterapia, ect.

Ed ancora la Gestione mette a disposizione, gratuitamente, per almeno 6 gg all’anno, dei professionisti: un dietologo-nutrizionista, un dermatologo, un allergologo. Un tecnico audiometrista. Una psicologa per un monte ore annuo di 185. Un giorno alla settimana per 4 ore. Un fisioterapista a domicilio per 20 €/h.

Ed ancora, messa a disposizione di un distributore automatico di: prodotti per bendaggi, test diagnostici, prodotti per l’infanzia; anticoncezionali; alcoltest.

Ed ancora. Vengono organizzate durante l’anno giornate di sensibilizzazione sulla nutrizione, sul melanoma, con 60 visite gratuite, un controllo audiologico per tutti, come un controllo della vista per tutti gli alunni delle scuole di Vaglia.

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