La legge – riferisce Coldiretti – prevede anche sanzioni per chi non userà oliere con tappo antirabbocco che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto. Le novità – precisa la Coldiretti – non si fermano, però, al tappo antirabbocco, in quanto è prevista anche una più accentuata rilevanza cromatica rispetto all’etichettatura degli oli che siano prodotti con miscele provenienti da uno o più Stati, così da mettere in guardia il consumatore sulla diversa qualità e composizione merceologica del prodotto. Va detto, infine, che le modifiche introdotte nel corpo della cosiddetta legge salva-oli ne assicurano ora la più ampia operatività richiedendo a tutti gli organi di polizia giudiziaria un rafforzato impegno su tutti i fronti, dal controllo del traffico di perfezionamento attivo a quello delle modalità di vendita sottocosto. “Lo stop alle oliere truccate nei locali pubblici salvaguarda un prodotto base della dieta mediterranea come l’olio di oliva che offre – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – un contributo determinante alla salute dei cittadini e rappresenta una realtà produttiva da primato nazionale con ben cinque prodotti a denominazione. L’obbligo del tappo antirabbocco contribuirà ad evitare frodi ed inganni nei pubblici esercizi”.
Non di meno interesse l’innalzamento dal 12 al 20% della quantità minima di succo nelle bibite a base d’arancia. Un provvedimento che avrà effetti positivi per i consumatori e per il frutteto italiano. “E’ stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance che pretendeva di continuare a vendere acqua come fosse succo. – conclude Marcelli – Una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità in forte aumento.