Il Palio non ha bisogno di falsi storici
Recentemente sono comparse notizie su antecedenti storici del Palio di Borgo san Lorenzo risalenti all’inizio del 1900 come spunto per l’organizzazione della manifestazione che coinvolge la comunità borghigiana dal 2015.
E’ completamente falso.
A Borgo non è mai esistito un palio con giochi fra squadre rionali né a fine 800 e inizio 900 e tanto meno in periodo medievale.
Si può benissimo organizzare un Palio con squadre di rioni (?) senza scomodare la storia , per il solo piacere di promuovere forme di aggregazione sociale e di competizione sportiva che riescono a coinvolgere residente e turisti.
Gli eventi che caratterizzavano Borgo san Lorenzo tra la fine di luglio e il ferragosto erano tre a inizio del secolo scorso.
Prima di tutto la festa del SS Crocifisso nell’ultima domenica di luglio che era(è) la più importante manifestazione religiosa del territorio che richiamava fedeli da tutta la zona. Durante la festa, oltre alle celebrazioni religiose, si svolgeva una fiera di beneficenza, una grande tombola, il concerto bandistico e, in alcuni casi, i fuochi. Questo è stato lo svolgimento della festa fino a qualche decennio fa.
Il secondo evento dall’inizio del secolo era la Fiera Agricola che si svolgeva il primo martedi del mese di agosto con esposizione di centinaia di animali.
Il terzo appuntamento importante era la Festa del patrono San Lorenzo che era prima di tutto un evento religioso di primo piano con messe e processioni durante tutto il giorno e poi con appuntamenti musicali e sportivi.
Alle celebrazioni religiose prendevano parte le Compagnie paesane (che non c’entrano nulla con i rioni) come quella dei Neri, quella del SS Sacramento e i Giuseppini degli Azzurri. L’accompagnamento era con cori e bande e dopo la sua nascita nel 1909 era sempre presente la Corale S. Cecilia.
Un fatto abbastanza singolare che caratterizzava la festa di San Lorenzo era l’estrazione di quattro doti per altrettante giovani mugellane nella pieve al termine della giornata.
Nel 1896 compare la parola “palio” ma per definire una corsa con fantini organizzata il 10 agosto per l’inaugurazione del nuovo viale della Stazione con premio 100 lire. I cavalli correvano lungo la nuova strada ma senza nessun riferimento a paesi e tanto meno a rioni. L’iniziativa ebbe un certo successo e qualcuno chiese anche di realizzare una pista elicoidale cambiando la disposizione del nuovo mercato(non so se il riferimento fosse all’attuale piazza Dante). Oltre a questo si svolsero in quell’anno anche delle corse di “ velocipedisti” e fuochi d’artificio. L’anno successivo la corsa fu riproposta e vinse un fantino di Empoli tra i sei partecipanti. Queste corse terminarono mentre continuarono con costanza le gare ciclistiche con la partecipazione di atleti esperti e di dilettanti mugellani. Con la nascita del Ciclo Club Appenninico 1907 fu poi questa associazione a promuovere le gare mentre l’altra società Velox nel 1910 promosse una corsa podistica.
Nel 1927 un comitato presieduto dal Ing. Piero Maganzi-Baldini in occasione del 10 agosto rispolverò le corse con i cavalli questa volta però al trotto con la partecipazione di 7 cavalli con partenza da Piazzale Curtatone e Montanara verso la stazione, del comitato faceva parte anche l’appassionato cavallaro Francesco Cipriani detto Cecco di’ Priore.
Mi fermo qui. Buon palio a Tutti.
Leonardo Romagnoli
PS
L’idea del Palio del XXI secolo è di Alessio Barletti che quando ero presidente della Pro Loco (fino al 2014) me lo proponeva tutti gli anni per riportare iniziative nel centro storico ( dove negli anni 60 veniva fatto il palo della cuccagna e altre iniziative).Dato che Pro Loco e Comitato erano impegnate al Foro Boario per 10 giorni e non trovandoci nessun riferimento storico, la pro loco di allora disse di no. Se oggi il palio è una realtà lo si deve all’amministrazione, alla nuova pro loco e ora al direttivo e a tutti i volontari che con impegno lo organizzano con sempre maggior successo.