Domenica 6 gennaio termina il periodo delle feste natalizie con l’epifania e l’arrivo dei Magi a rendere omaggio al bambino Gesù. Il Natale è la festa dell’accoglienza, della solidarietà e dell’attenzione a chi non può permettersi di festeggiare per motivi economici, di salute o di lontananza.
Ebbene in questo momento dedicato all’amore ci sono 47 persone salvate nel mediterraneo che si trovano a bordo di due navi di Organizzazioni Non Governative che non trovano un porto di approdo in un continente, come quello europeo, che conta 500 milioni di abitanti. Sono uomini , donne e bambini che hanno rischiato la loro vita per cercare un futuro migliore lontano dalla guerra , dalla fame e dalla miseria e che non trovano neppure una mangiatoia o una grotta dove cercare un po’ di serenità e accoglienza.
Governanti di ogni paese dovrebbero vergognarsi della loro ipocrisia. “ La condanna dell’ipocrisia – ha scritto Enzo Bianchi – , vizio tipico delle persone religiose di ogni tempo, è uno degli ammonimenti più presenti già nei profeti di Israele, mentre nei Vangeli è uno dei tratti più marcati della predicazione di Gesù. Per questo ,il riprenderla oggi, applicandola ai comportamenti di chi non segue la fede che professa ma l’esteriorità delle apparenze, è semplice attualizzazione dell’insegnamento di Gesù”.
E’ un ammonimento che riguarda credenti e non credenti perché , come ha detto Papa Francesco, è davvero motivo di “scandalo” l’atteggiarsi a persona di preghiera e poi non amare il prossimo, pretendere di dialogare nella preghiera con il “Dio che non si vede” e disprezzare “il fratello che si vede”.
Quelle 47 persone ancora in mezzo al mare sono lì a ricordarci che non c’ è politica o ragion di stato che possa cancellare la nostra coscienza e che il governante disumano e il popolo indifferente sono la morte della solidarietà e anche della democrazia.
Come ricorda Enzo Bianchi quella del Papa è un’esortazione” appassionata e convincente per credenti e non credenti, per persone “pensanti” di qualsiasi o nessuna appartenenza religiosa, Papa Francesco ha semplicemente ridetto l’espressione del grande padre della Chiesa Ignazio di Antiochia : “ Meglio essere cristiani senza dirlo ed esibirlo piuttosto che proclamarsi cristiani senza esserlo”.
Buona epifania.
LR