L’unione dei Comuni favorevole al raduno nazionale degli alpini a Firenze nel 2020.

 

L’unione dei comuni del Mugello  ritiene che rinunciare ad ospitare il raduno nazionale degli alpini “sarebbe una enorme occasione persa” e “un errore” . I sindaci del Mugello  fanno notare come “il raduno nazionale degli alpini rappresenterebbe un evento di grande richiamo, uno straordinario momento di promozione ed esposizione mediatica con ricadute non solo per Firenze ma per tutto il territorio metropolitano. Un errore rinunciarvi. Se ancora si è in tempo, chiediamo di riconsiderare la decisione”.
Alla 91° adunata nazionale Ana tenutasi a Trento nel maggio scorso sono state registrate complessivamente 600.000 presenze. Tra queste, una folta rappresentanza di alpini dal Mugello, con tre sindaci al seguito. Sono tutti rimasti impressionati dalle dimensioni e dall’impeccabile organizzazione della manifestazione.
“Da quanto appreso da articoli e dal dibattito pubblico – continuano i sindaci -, l’amministrazione fiorentina avrebbe fatto marcia indietro perché nel periodo previsto, maggio, la città non avrebbe retto l’insieme dell’evento per essere nel pieno dell’alta stagione turistica con tutte le attività in pieno esercizio, scuole comprese. Vogliamo far notare che oltre la città fiorentina non c’è il deserto. C’è tutto un territorio, un’area metropolitana. C’è una Città Metropolitana – sottolineano -. Ebbene, siamo convinti che questo intero territorio esprimerebbe massima disponibilità nel supporto e l’organizzazione dell’accoglienza e ospitalità degli alpini, insieme ai gruppi alpini locali, che sono radicati e attivi. Dal Mugello daremmo un convinto sì”. Proseguono i sindaci: “Per eventi di questa grandezza l’accoglienza non può che essere diffusa, distribuita. E’ quanto avviene da noi per il Motomondiale, esaurite le disponibilità locali. Nell’area metropolitana strutture ricettive e posti letto non mancano certo, e con tramvia, ferrovia e bus la città di Firenze è raggiungibile in poco tempo da tutte le parti. Dal Mugello poco più di 30 minuti con la linea ferroviaria Faentina, ancora meno dalle zone più prossime al capoluogo”.

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