Gli auguri di Don Poggiali dalla Costa d’Avorio

Carissimi
…..Guardando indietro negli anni, vedo che in questi 38 anni d’Africa, a Natale ci siamo sempre scritti, e non vorrei davvero interrompere questa bella tradizione, di mandarvi i miei auguri e qualche notizia della nostra missione.
Dappertutto, particolarmente in Europa, si respira aria di crisi e di scoraggiamento. Con grande soddisfazione, debbo dire che qui, l’atmosfera è all’ottimismo, e le notizie sono incoraggianti. La ricchezza più bella e più grande dell’ Africa, è la sua gente, in stragrande maggioranza: giovani, portatori di speranza e di futuro.
Economicamente, è vero, dipendiamo strettamente dall’ Europa e sotto questo aspetto, abbiamo il fiato corto e si ansima a progredire; tanti progetti non possono vedere la luce, ma non si sta con le mani in mano, anzi!…
Una buona notizia, molto fresca, è che, credevamo di non riuscire ad aiutare i ragazzi per i quali avevamo preso l’impegno di aiutare, invece, ringraziando la Provvidenza di Dio, siamo riusciti ad aiutarne più che lo scorso anno; a più di 750 ragazzi abbiamo pagato la scuola e per i più lontani e per i più bisognosi, si paga il trasporto e la mensa scolastica.
La scuola è stata dal principio della nostra Associazione il nostro impegno principale. Ed oggi se la nostra regione ha tantissimi ragazzi che frequentano la scuola e il livello culturale è assai aumentato, e il numero di quelli che frequentano la scuola è il più alto del Paese; con tutta umiltà diciamo che noi eravamo lì, in prima fila, a dare una mano.
Altro impegno dell’Associazione è quello della sanità. Nella nostra zona da diversi anni si curano gli ammalati nei villaggi più sperduti della foresta, con il Progetto Ippocrate. Di interessante c’è che lo Stato, finalmente, si sta interessando e nei villaggi più grandi ha aperto dei centri sanitari con un infermiere fisso ed un’ostetrica che assicurano la permanenza; così noi ci possiamo spostare negli altri più piccoli e meno serviti.
L’Associazione ha costruito nel nord della Costa d’Avorio, in una zona di savana, un ospedale, in collaborazione con delle suore italiane ed in Febbraio sarà inaugurato. Dobbiamo dire un grande grazie alla Conferenza Episcopale Italiana, che con l’ 8 per mille, ci ha dato un valido e decisivo aiuto.


Per l’avvenire non mancano progetti. La chiesa che ho terminato nel 2012 e che ora è strapiena di fedeli, sarà eretta parrocchia nel 2020, all’occasione dei 125 anni dell’arrivo dei primi missionari in Costa d’Avorio.
La chiesa parrocchiale nella tradizione orionina, non è solo il luogo di culto dove i cristiani si riuniscono alla domenica, ma anche un centro di cultura, di riunione per le attività giovanili, un luogo dove la comunità può ritrovarsi.
Ecco allora, accanto alla chiesa, abbiamo già fatto un pozzo profondo 130 metri che dà in abbondanza l’acqua a tutta la zona; abbiamo portato la linea elettrica; fatto una scuola tecnica; una grande sala polivalente, in cui si possono fare tante attività, dalla Messa alla domenica con una liturgia adatta per i bambini (dato che in chiesa non c’è posto sufficiente); un luogo per festeggiare i matrimoni, fare concerti e concorsi di corali, spettacoli teatrali e di danza, di cui i nostri giovani sono molto dotati. Fra poco speriamo di inaugurarla.
Poi c’è un progetto, che per ora gettiamo solo le basi, di cui io non vedrò la fine, ma lo lascio come eredità ai miei giovani e numerosi confratelli.
Accanto allo spazio dove abbiamo costruito la chiesa e le opere parrocchiali, abbiamo 3 ettari di terra, su cui vorremmo realizzare un progetto da… sogno: un complesso scolastico, dalla Materna al Lieo e alle Lauree brevi: inoltre un Oratorio, Centro Giovanile, con terreni per lo sport e sale da gioco per i giovani. La cosa più interessante, sarà che l’insegnamento e tutta l’organizzazione delle attività, saranno in mano ai nostri sacerdoti. Ringraziando il Signore abbiamo tanti sacerdoti e tutti laureati, che possono gestire queste attività, come era usanza di fare in Italia quando c’erano le molte scuole dei Salesiani, dei Barnabiti, degli Scolopi e dei Gesuiti. Le loro scuole erano mezzi di apostolato e delle referenza di serietà e preparazione.
Così facendo, diamo ai nostri sacerdoti il mezzo di fare dell’apostolato educando le future generazioni. E poi aiuteremo a fare crescere questo popolo. Allora vedremo che i giovani africani, non tenteranno avventure suicide, cercando di venire in Europa alla ricerca di un benessere e di un paradiso che non esistono e terminare le loro vite affogati nelle acque del Mediterraneo.


Il grande giornalista Montanelli diceva che “vuoi aiutare l’Africa a svilupparsi? Aiuta i missionari!”. Io quasi da 39 anni lavoro e spendo la mia vita su questa terra, debbo dire che Montanelli diceva la verità; infatti tutte le Missioni sono luoghi di formazione per i giovani e di sviluppo per la gente.
Prima di finire, una buona notizia: a Anyama dove sono stato per 14 anni parroco e direttore della comunità, grazie all’eredità del Sig. Bonaldo Bambi, che ha lasciato una parte della sua eredità a quella Missione, si è costruito un bel centro culturale e luogo di ritiri e riunioni per i giovani della zona. Ma la cosa più interessante è che funzione a pieno ritmo ed accoglie tantissimi gruppi. Non è davvero… UNA CATTEDRALE NEL DESERTO!
Ho un grande dispiacere: il peso degli anni è un gran brutto freno: nel 2019 compio ottant’anni. Anche se l’entusiasmo di lavorare per il Signore è ancora tanto, le forze sono quelle che sono. Ciò che ci fa ben sperare è che i nostri giovani sacerdoti a cui stiamo passando la responsabilità, sono sacerdoti in gamba e li abbiamo tirati su noi nello spirito di Don Orione. A loro passiamo la fiaccola che ha illuminato ed entusiasmato la nostra vita. Sono certo che porteranno a termine i nostri sogni.
Con questa speranza che alimenta, l’ultimo tempo del mio soggiorno in questa terra d’Africa, che tanto ho amato, vorrei dirvi il mio grazie per quello che avete fatto per questa gente. Non mi resta che farvi gli auguri più belli di un Santo Natale e di un felice anno nuovo.

Père Pascal Poggiali
Mission Catholique
B.P. 21 BONOUA ( R.C.I.)

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