Enzo Butera : una vita fra arte , politica e impegno sociale

Enzo Butera

Una vita fra arte, politica e impegno sociale

Venerdì 20 gennaio ore 16:00

Sala delle Feste di Palazzo Bastogi in Via Cavour 18 – Firenze

(ingresso libero fino ad esaurimento posti)

butera

Una vita di lotte contro le ingiustizie, e non solo. È la vita di Enzo Butera: artista, politico e attivista a cui è dedicato l’evento “Enzo Butera, una vita fra arte, politica e impegno sociale”, venerdì 20 gennaio alle ore 16 presso la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi in Via Cavour 18 a Firenze, a pochi giorni dal primo anniversario della scomparsa di Butera (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

L’iniziativa, promossa dal gruppo consiliare Si – Toscana a Sinistra, ripercorrerà le tappe fondamentali di una vita ricca di emozioni che attraversa vari decenni del ‘900, con uno sguardo rivolto al futuro.

Una vita raccontata dallo stesso Butera in “A domani. Storia di un Brigante sociale” (Zambon Editore), un testo in cui l’autore ripercorre, guidato dalla memoria, i suoi settant’anni: dalla nascita in un piccolo paese del Reventino, ai margini della Sila, ai giorni d’oggi. Le passioni politiche e artistiche, nel teatro come nella scultura e pittura, lo portano a una continua e voluta migrazione attraverso l’Italia e l’Europa. Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Zurigo e Parigi sono tappe fondamentali per la sua formazione. Frequenta le avanguardie, aderisce con tutta la sua passione e irruenza giovanile alla contestazione degli anni Sessanta che determina il suo modo di essere. Amante della sperimentazione, insofferente a ogni forma di autoritarismo paterno e sociale, ribelle alle convenzioni, Butera amava definirsi un “brigante” sociale.libro butera

Nel corso dell’evento di venerdì 20 gennaio, dopo i saluti istituzionali del consigliere regionale Tommaso Fattori, l’intervento introduttivo di Luciana Rotter Butera, moglie di Enzo Butera.

A seguire la proiezione di un estratto del documentario “Maschere e volti” realizzato nel 1990 da Alain Bichon, Giacomo De Bestiani e Emiliano Madiai in occasione della mostra omonima allestita presso la casa atelier di Enzo Butera a Fiesole.

Tra gli altri ospiti che interverrano all’incontro: il sindaco di Fiesole Anna Ravoni, lo scrittore e saggista collaboratore della casa editrice Zambon Diego Siragusa, la scrittrice Sandra Landi, lo storico dell’arte Ugo Barlozzetti, l’attivista contro il progetto di Alta Velocità in Mugello Duccio Berzi, ed infine il Dott. Massimo Cincotta, neurologo e amico di Enzo Butera.

Gli interventi dei vari ospiti saranno intermezzati dalla letture dell’attrice Silvia Frasson, che leggerà alcuni brani tratti da “A domani. Storia di un Brigante sociale”, opera letteraria con cui Butera ha tracciato un quadro storico-antropologico di una generazione afflitta dall’emigrazione e dalla tensione verso il riscatto sociale attraverso la cultura e l’impegno politico. Una responsabilità portata avanti da Butera in qualità di Assessore all’Ambiente del Comune di Fiesole dal 1999 al 2004.

All’interno della Sala delle Feste di Palazzo Bastogi saranno inoltre esposte alcune opere del protagonista di questo evento, fra cui quadri e sculture in bronzo.

Enzo Butera foto di Marco Quinti RID

Una storia di riscatto sociale, un paradigma in cui sono presenti le vicissitudini ricorrenti di molti uomini e donne che hanno varcato i confini di paesi e villaggi del nostro Meridione. L’Autore, educato all’amore per l’arte e per il teatro, intraprende le sue peregrinazioni nel nord Italia della seconda metà degli anni ’50 narrandoci misteri e umiliazioni, proprie e degli altri, scoprendo l’impegno politico e la militanza culturale nel teatro d’avanguardia. Una storia esemplare, dunque, che non dimentica e valorizza le antropologie domestiche e la fedeltà a valori antichi ma universali vissuti e testimoniati con granitica coerenza”.

Diego Siracusa

statue butera

Enzo Butera, cenni biografici

Enzo Butera nasce a Conflenti Superiore (CZ) nel 1940. Durante l’infanzia aiuta il padre ad affrescare e a decorare ville e chiese. Crescendo, inizia a lavorare nella Filodrammatica del paese e, a 14 anni, fonda a Catanzaro la prima Filodrammatica. Nel 1956 si trasferisce a Torino, poi a Firenze e successivamente a Roma dove studia teatro e partecipa a diverse estemporanee di pittura. Nel 1963 viene ammesso con borsa di studio alla Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dal 1965 in poi lavora come attore. Insieme ad altri giovani dà vita al “teatro gruppo MKS”, divenuto poi “Teatro Popolare Viaggiante”. Oltre ad autori come Camus e Brecht, il gruppo di giovani, affascinati dall’opera di Piscator, scrive e rappresenta testi suggeriti dalla quotidianità e dal conflitto tra le classi. Nel 1970 si stabilisce a Zurigo dove continua il suo impegno sociale tra gli emigranti italiani, greci e slavi. Negli anni ‘80 rientra in Italia, si trasferisce a Venezia e, successivamente, a Fiesole dove ha vissuto nella sua casa-atelier fino al 2016, anno della sua morte.

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