Tre arresti per furto e ricettazione a Pontassieve

Erano sulle loro tracce da circa due mesi, allorquando, in una strada secondaria nei pressi della cava della Fraz. Santa Brigida del Comune di Pontassieve era stato rinvenuto un documento d’identità di un cittadino rumeno, che in quel sito non aveva mai lavorato. Quell’indizio, seppur riferito ad un soggetto mai censito nella zona di Pontassieve, ha dato lo spunto ad un’attività d’indagine con il  rinvenimento di autovetture rubate nella località Sieci , luogo forse scelto come base da una banda  dedita a furti in abitazione, cantieri ed annessi agricoli.


Ieri, in mattinata, un inaspettato colpo di scena: in via Toscanini, sempre alle Sieci, veniva rinvenuta una Ford Fiesta il cui furto era stato perpetrato la notte precedente a Fiesole. La “freschezza” del furto del veicolo ed il suo posizionamento in un’area di parcheggio condominiale hanno indotto gli investigatori a ritenere che la stessa fosse stata lasciata lì per essere riutilizzata nel giro di poco tempo. Veniva così predisposto un servizio di osservazione con personale in abiti civili, rivelatosi in questa circostanza estremamente utile . Infatti, intorno alle 14.00, i militari notavano sopraggiungere un’Audi A4 con targa rumena  con due uomini  a bordo, che, dopo aver effettuato un paio di giri dell’isolato, forse per accertarsi che fosse tutto tranquillo e non ci fossero nei paraggi mezzi delle Forze dell’Ordine, si fermava immediatamente a ridosso della Ford.Mentre uno dei due  si accingeva a mettersi al volante della Fiesta  i Carabinieri sono entrati in azione bloccandoli . Si trattava di due giovani di 27 anni di cui uno già noto alle forze dell’ordine.

L’immediata perquisizione eseguita sui 2 soggetti e sull’autovettura  utilizzata dava frutti interessanti: nel bagagliaio erano occultati, in sacchi di plastica, alcuni utensili da lavoro e da cantiere praticamente nuovi, dei quali non sapevano giustificare il possesso, ma anche altri arnesi più consumati, tra cui pinze, cesoie e cacciaviti, in pratica “gli attrezzi  del mestiere”. In più, indosso ad A.D. veniva rinvenuta la chiave di un appartamento.
Un rapido controllo  alle ultime chiamate e messaggi scambiati sui loro telefoni, uno dei quali diretto ad un connazionale abitante nei pressi di via Toscanini, induceva i Carabinieri a recarsi presso quell’indirizzo. La  chiave trovata apriva la porta dell’abitazione al pian terreno, all’interno della quale veniva trovato M.C., 37enne, anch’egli rumeno, che affermava di conoscere ed ospitare da alcuni giorni a casa propria i 2 connazionali. Veniva pertanto eseguita una perquisizione del bilocale dove  venivano rinvenuti numerosi utensili da lavoro, di valore stimato in circa 10.000 €, un computer portatile e la chiave di un’autovettura Toyota, tutti verosimilmente di provenienza illecita.
Circa gli utensili i Carabinieri risalivano subito al legittimo proprietario, una ditta edile proprio delle Sieci, che aveva subito un furto la notte precedente. Il computer portatile risultava invece asportato da un ufficio di Fiesole, prossimo al luogo dal quale era sparita anche la Ford Fiesta citata in precedenza mentre la chiave della Toyota riconduceva al furto di un autoveicolo verificatosi due giorni prima  nella frazione Molin del Piano di Pontassieve. I tre sono stati quindi accusati  di “ricettazione aggravata in concorso” e trasferiti nel carcere  di Sollicciano.

Intanto, proseguono sia la ricerca dei proprietari della restante refurtiva che gli accertamenti volti ad acclarare le responsabilità dei fermati per una serie di omologhi fatti-reato verificatisi nel comprensorio di Pontassieve tra la metà di novembre 2017 ed i primi giorni di quest’anno. Al riguardo gli inquirenti sono convinti di aver finalmente sgominato una banda  molto attiva in tutta la provincia di Firenze, come dimostra anche la provenienza di parte della refurtiva rinvenuta.

 

 

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