La Regione e il futuro del Banti di Pratolino

L’Asl procederà ad eseguire  analisi di fibra aerodispersa sulla copertura del Banti, onde comprendere l’entità dei profili di rischio reale, e quindi prendere in considerazione anche la possibilità di una eventuale bonifica: non si può infatti escludere che una porzione della copertura dell’edificio sia  realizzata in materiale che contenga amianto.

Tutto questo ai fini di un’eventuale bonifica che, per l’estensione e l’altezza dell’edificio e le circostanze complessive, potrebbe avere costi anche molto rilevanti. In ogni caso la Regione ha già provveduto anche ad attivare le procedure di alienazione dell’edificio per cui si pensa a una destinazione per finalità turistica oppure legata al diritto allo studio.

E’ quanto sottolinea il presidente Enrico Rossi che segue da vicino la vicenda e ha convocato una riunione alla quale prenderanno parte l’Asl Toscana centro, il sindaco di Vaglia, Invest in Tuscany e l’azienda di diritto allo studio.

“Stiamo lavorando per definire la destinazione d’uso dell’immobile, che potrà essere o turistica o di studio universitario. Invest in Tuscany si è già preoccupata di inventariare il bene ma vorremmo sondare anche l’eventuale disponibilità dell’azienda di Diritto allo studio. Trovandosi l’immobile in collina. l’Asl Toscana Centro ai fini della buona riuscita del progetto di rigenerazione del bene è pronta anche a potenziare le linee di collegamento con la città”.

Dall’inizio del 2016 sia la Manutenzione che il Servizio Prevenzione e Protezione dell’Azienda si sono occupati del “Banti” in maniera continua, nell’ambito di una campagna aziendale di sorveglianza degli immobili inutilizzati dal punto di vista della sicurezza degli operatori incaricati della manutenzione e verifica.

Purtroppo il “Banti” è da qualche tempo, meta ambita ed illegale di appassionati di strutture deserte, di fotografia, di graffitari, ed infine era sede di  festini che quasi ogni sabato venivano svolti nei solarium. Tutto ciò avviene ovviamente rimuovendo illegalmente le protezioni e avendo accesso alla struttura. Questa attività è testimoniata da numerosi documenti presenti su Internet.

La manutenzione in questi tre anni è intervenuta in maniera sistematica nel ripristinare periodicamente le protezioni della struttura e delle recinzioni esterne (quasi un intervento di ripristino ogni due mesi) ed ogni volta tali protezioni (muri, reti elettrosaldate etc.) sono state puntualmente rimosse. I servizi di manutenzione nel corso degli ultimi anni hanno costantemente cercato di difendere il Banti delle “incursioni” notturne finalizzate a manifestazioni di vario genere.

Oltre a richiedere più volte una maggiore protezione e vigilanza agli organi di ordine pubblico tramite contatti con il Comune e con il sindaco, l’Asl ha deciso di appaltare a un servizio di vigilanza privata turni di controllo della struttura specie nei giorni festivi in cui sono più frequenti le effrazioni.

 

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