La favola dei 31 milioni della Faentina e i fondi veri da utilizzare al meglio

La favola dei 31 milioni della Faentina e i fondi veri da utilizzare al meglio

In questi giorni di calda estate , in mancanza di nuovi argomenti la politica locale torna ad occuparsi dei “famosi” 31 milioni previsti a suo tempo per l’elettrificazione della Faentina dagli accordi del 1995 prima dell’inizio dei lavoro della TAV.
Ma non erano stati “miracolosamente ritrovati” dall’efficientissimo vice ministro Nencini? Addirittura sono diventati 47 i milioni per interventi che riguardano le infrastrutture ferroviarie di Mugello, Alto Mugello e Valdisieve. Tutto bene dunque? Nemmeno per sogno.
Con una visione politica di ampio respiro c’è chi ritiene che 30 milioni (uno è già stato speso) devono essere solo per la Faentina, ma solo quella da Borgo a Firenze via Vaglia.(QUI)

Il sottoscritto ha sempre sostenuto che questi famosi 31 milioni non esistevano più da tempo e che, eventualmente,  potessero essere utilizzati solo per l’elettrificazione o interventi simili, così come recitano gli accordi sottoscritti a suo tempo con le Ferrovie.
Comunque i danni ambientali non c’entrano assolutamente niente con questi fondi ed è anzi politicamente pericoloso farvi riferimento per il semplice motivo che i finanziamenti per l’impatto ambientale dei lavori dell’Alta Velocità sono contenuti nell’Addedum del 2002. Ed è abbastanza curioso che tutti rincorrano finanziamenti che non esistono( i 31 milioni) dimenticandosi delle decine di milioni che ancora non sono stati erogati per rispettare l’addendum che invece  bloccano decine di opere fondamentali per il territorio come , ad esempio, una parte dei piccoli invasi finalizzati all’irrigazione agricola o la progettazione di una soluzione per il Carza e Carzola.(QUI e QUI) Esiste un contenzioso giudiziario ormai in corso da anni, ma possibile che non si sia trovata una soluzione politica con il governo per risolvere una questione di vitale importanza per il Mugello come dimostra la siccità di questo 2017?

Secondo il mio modesto parere è il momento di superare questa diatriba sui fondi della Faentina che rischia di assumere aspetti campanilistici che poco hanno a che vedere con la richiesta di un efficiente sistema trasportistico a livello metropolitano. Chi pensa che la Faentina debba essere anche un anello di ferrovia metropolitana con cui collegare il Mugello e la Valdisieve con maggiore continuità nell’arco della giornata non può che gioire dell’investimento di 47 milioni previsti nei prossimi anni in questo territorio.


Indipendentemente da come siano state stanziate queste risorse, la cosa più saggia ,credo, sia non farsele scappare e ringraziare il vice ministro Nencini per aver dato priorità ad un investimento che comunque andrà a vantaggio di chi vive nel Mugello e Valdisieve.
Vorrei ricordare che nel 2016 Rete ferroviaria ha stanziato 46 milioni di euro per eliminare passaggi a livello su tutta  linea Bologna -Lecce, che ne vengano investiti 47 in provincia di Firenze rende bene l’entità dello sforzo finanziario che comunque andrà a vantaggio dei pendolari delle ferrovie e dei pendolari che utilizzano auto e bus per spostarsi nel nostro territorio. Eliminare passaggi livello che creano forte disagio, migliorare la funzionalità di alcune stazioni anche per l’accoglienza di disabili, fare alcuni interventi tecnici sulla rete per diminuire i tempi di percorrenza sono tutti investimenti oggi possibili grazie ai 47 milioni per cui sarebbe auspicabile un’unità di intenti fra amministratori e cittadini e non ripicche dal sapore davvero stantio.
E i treni? La Regione dice che ormai è vicinissimo il passaggio totale all’uso dei Minuetto, comunque ulteriori sforzi possono essere fatti con il rinnovo del contratto con Trenitalia che è lo strumento adeguato per prevedere il rinnovo del materiale rotabile.

Un ‘ultima annotazione la voglio riservare ,come ho sempre fatto, alla Faentina che deve essere vista innazitutto come ferrovia interregionale la cui importanza emerge proprio durante questi mesi estivi.Il treno di Dante è troppo importante per il Mugello e non bisogna perdere la coincidenza.

Leonardo romagnoli

23.7.17

2 thoughts on “La favola dei 31 milioni della Faentina e i fondi veri da utilizzare al meglio

  1. Leonardo, mi dispiace, ma sull’argomento non sei particolarmente ferrato o hai ricordanze un poco confuse. Possibile tu non sappia o non ricordi che i 31 milioni di euro per l’elettrificazione della Faentina furono pattuiti all’interno degli accordi che consentirono gli sciagurati lavori per il passaggio dell’Alta Velocità? Possibile tu non sappia che quella era una stima preventiva (e ovviamente sottostimata) dei possibili danni disagi? Si chiamava compensazione…..Possibile tu non sappia che solo in parte dei Comuni del Mugello si sono tenuti i lavori per l’Alta Velocità? Perchè mai i soldi destinati ad opere e mezzi destinati alla Faentina dovrebbero andare ad opere stradali per scavalcare o sottoattraversare le attuali intersezioni con la Ferrovia lungo una linea che non è la Faentina ma la linea via Pontassieve e in un territorio che, non dico i danni, ma i lavori dell’AV non li ha visti nemmeno col binocolo? E ancora nel merito dell’anello, proposta scartata da tutti ormai 20 anni fa: possibile non ti venga in mente che in un anello a unico binario il minimo ritardo di un treno si riperpetuerebbe sui successivi in eterno? Se parli col Comitato Pendolari potranno renderti edotto sulle problematiche che affronti e potresti scrivere il prossimo intervento con maggior cognizione di causa.

    • mi spiace per te ma la vicenda dell’alta velocità la conosco benissimo ed ho tutta la documentazione per supportare quello che ho scritto. riguardo alla faentina potrei aggiungere che la suo ricostruzione fu concordata anche in funzione del suo utilizzo nella fase di cantiere per ridurre il passaggio dei mezzi pesanti sulle strade del Mugello e nella valle di Cercina cosa che non è mai stata attuata, neppure per il trasporto dei materiali alla stazione di Borgo san lorenzo dove era stato realizzato l’accesso dopo il sottopasso della Tintoria. SE qualcuno se l’è scordato ricordo anche che il primo tracciato AV passava da Faltona/Fiesole e non dal Terzolle ed uno dei motivi dello spostamento furono in parte le osservazioni sull’impatto ambientale e in parte la possibilità di utilizzare la faentina in fase di cantiere. L’elettrificazione con i danni non c’entra niente altrimenti non sarebbero stati sottoscritti gli atti successivi a partire dall’addendum.
      I 31 milioni non esistevano più da tempo e quindi tutto quello che arriva deve essere valutato positivamente. Quanto all’anello non è una mia fissazione e comunque con i punti di scambio e le tecnologie adeguate si possono aumentare i convogli e ridurre le percorrenze.”Una linea a binario unico serve senza problemi 80 treni al giorno, e anche di più con sistemi di blocco avanzati.”(Marco Ponti)
      LR