Il parere di Luca Ferruzzi sul “porta a porta”

Abbiamo ricevuto questa nota di Luca Ferruzzi che pur essendo esponente della Lega ex Nord a Borgo San Lorenzo dice di espimere un’opinione solo personale sul “porta a porta”. Su questo argomento e sul tema dei rifiuti  nel sito di radio mugello trovate numerose analisi approfondite che illustrano  come il “porta a porta” abbia già dimostrato, dove attuato in Toscana, la possibilità di raggiungere cifre elevate di raccolta differenziata anche superiori al 90%. L’aggravio iniziale dei costi viene recuperato nel tempo con i minori costi dovuti al non  smaltimento in discarica che secondo le norme comunitarie non potrà superare il 5-10% nei prossimi anni . Invece di citare esperienze estere e perfino americane basterebbe fare un viaggeto nel Veneto leghista dove la maggior parte dei comuni attua il “porta a porta” con i livelli più elevati d’Italia di raccolta differenziata. Un ultimo vantaggio di questo sistema è anche la possibilità di avere una qualità dei materiali raccolti più elevata e quindi più facilmente riciclabile in nuovi processi industriali.(LR)

Mugello e il Porta a Porta: sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza”

E’ cominciato, alla fine, il count-down per i Comuni del basso Mugello, per il passaggio alla modalità Porta a Porta nel conferimento dei Rifiuti, e sono in corso ovunque gli incontri tra Alia (la società gestrice della raccolta) assieme a rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, e i cittadini, per spiegare le modalità con le quali il servizio verrà effettuato. E’ su questi temi che vorrei esprimere, parlando a titolo personale e non da persona impegnata nella politica locale, alcune considerazioni.

La raccolta differenziata è senz’altro una necessità della società moderna, ma mi si permetta di avere qualche dubbio sull’ineluttabilità del sistema porta a porta, osannato invece come soluzione finale entusiasticamente e plebiscitariamente accolta da popolazioni e Consigli Comunali.

Ci è stato detto che il sistema avrà, naturalmente (e comprensibilmente) un costo superiore, stimabile tra il 30 e il 40% in più rispetto all’attuale. Proviamo allora a fare due più due e cercare di capire, con buona approssimazione, cosa questo implichi per il normale cittadino. Dallo studio annuale 2018 di Utilitalia, il consorzio che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici, si ricava che il costo passerà dai 126 € per tonnellata della differenziata “normale”, quella coi vari cassonetti pubblici colorati, ai 190 € del porta a porta con un incremento, quindi, del 66%. La stima fornitaci del 30% – 40% appare allora, se non altro, parecchio ottimistica, a meno che non si ipotizzi che la differenza ce la metta il Comune, cosa sulla quale è lecito dubitare. Proviamo allora a mediare tra le due e assumiamo, in prima istanza (speriamo di sbagliarci) un aumento del 50%. Si ma, ad ogni famiglia, quanto viene?

Il Comune di Borgo San Lorenzo ha fatto l’esempio, per il corrente sistema della differenziata, del costo di € 360/anno per una famiglia di quattro persone, appartamento di 55 metri. Ad una prima occhiata l’ignaro lettore sarà indotto a pensare: “dai, non c’è malaccio, sarò io che sono un privilegiato, e quindi è giusto che paghi di più”…. ad una seconda occhiata, però, il tapino si chiederà: ma su 17.000 abitanti di Borgo, quante famiglie ci sono di 4 persone e quante di queste vivono in “soli” 55 metri, pari a una cucina-tinello-soggiorno e una camera da letto? E qui comincia a palesarsi il trucco: pochine davvero! Lasciamo all’attento lettore il figurarsi il motivo per il quale sia stato scelto proprio quell’esempio…..

Ma conserviamo comunque le quattro persone, caso più unico che raro, e portiamo però la casa a livelli un po’ più umani, diciamo 75 metri (tipologia reale di una famiglia di 4 amici a Scarperia), ed ecco che il tributo, per il differenziato “normale” di oggi, sale a oltre 500 euri. Se ci aumentiamo il 50% che abbiamo ipotizzato sopra, ecco che il Porta a Porta verrebbe, solo di costi diretti TARI, di 750 euri annui a famiglia.

Ma per il cittadino nessuno ha considerato (e monetizzato), gli altri costi riferibili ad un generico (e aumentato) impegno richiesto per le varie operazioni, stimabile in via cautelativa al prezzo “di opportunità” di 10 € /ora (cioè che si potrebbero rimediare a fare un altro lavoro: il tempo, al giorno d’oggi, è denaro), operazioni che comunque per i cittadini hanno un costo. Tra differenziare e pulire il tutto, portare dentro e fuori a ore prefissate i bidoncini, e andare all’Isola Ecologica a conferire la pletora di roba non identificata e non sistemabile nei bidoncini (bombolette di insetticida, piccoli apparecchietti tipo emanatori e piastrine per zanzare, qualche vestito vecchio, pezzi di vetro non riferibili alla categoria “imballaggio”, ceramica di piatti rotti, pezzi di ferro vari, etc – Tutti casi chiesti dai cittadini nel corso delle riunioni con Alia), se ne andranno almeno 20 minuti al giorno, 6 ore al mese, 60 ore /anno per 10 € /ora; aggiungiamoci quindi un impegno temporale (monetizzato) chiesto ai solerti cittadini di altri 600 euri, che sommato ai costi diretti, porta l’intera “operazione sudicio” a una cifra reale di 1.350 euri a famiglia, ecco, questa mi sembra più concreta. Basta che i cittadini sappiano a cosa vanno incontro, poi va bene tutto.

In previsione di un certo grado di malcontento, il Sindaco di Borgo, Presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, ebbe ultimamente a dire che la votazione sul Porta a Porta in Consiglio fu all’unanimità. Qui mi levo un sassolino dalla scarpa: No, signor Sindaco, io votai contrario e lo rivendico a futura insignificante memoria. Per me, come succede in tanti comuni virtuosi di cui non mancano esempi né a casa nostra né all’estero (S. Francisco, California, coi cassonetti colorati è all’80%), il 70% di differenziata può essere raggiunto anche con la normale raccolta differenziata, riorganizzando bene il servizio, aumentando l’educazione e la consapevolezza dei cittadini, ed evitando di continuare a mettergli le mani in saccoccia.

Anzi, parrebbe addirittura che alcuni comuni esteri, verificata sulla loro pelle la non sostenibilità del Porta a Porta, siano tornati, dopo anni, al sistema dei cassonetti differenziati. Nell’occasione di quella votazione a Borgo, anche andando contro l’impostazione dominante di tutti i partiti, nessuno escluso, che aveva già deciso per il porta a porta, mi misi nei panni di chi tutti questi quattrini non li ha, o di chi, magari vivendo da solo, s’alza a notte e torna a notte per 1000 euro al mese, e ora invece deve conferire e ritirare a orari prefissati “comodi”, o anche, perché no, visto che di sicuro aumenteranno coloro che non potranno pagare, nei panni del resto dei cittadini che faticano per essere sempre in regola a cui sarà richiesto uno sforzo suppletivo per alimentare l’accresciuto fondo dei “non capienti” che dovrà compensare i prevedibili ammanchi. L’ambiente è importantissimo, lo dico da forestale professionista, ma la tenuta sociale lo è di più. Poi, civilmente, faremo tutto quello che la maggioranza decide, ci mancherebbe! Solo avremmo voluto più impegno nell’ottimizzare il sistema esistente.

Luca Ferruzzi

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