Eolico di Villore : arriva una nuova richiesta di integrazioni e chiarimenti dal settore Via della Regione. Se ne riparla nel 2021 ?

Eolico di Villore : arriva una nuova richiesta di integrazioni e chiarimenti dal settore Via della Regione

Si è chiusa l’inchiesta pubblica sul progetto eolico del Giogo di Villore con la relazione della commissione in cui sono riportati interventi e osservazioni di cittadini ed enti che ora entrano a far parte del lavoro della Commissione di Valutazione di impatto ambientale che dovrà pronunciarsi sul parco eolico e preparare l’eventuale conferenza dei servizi a cui spetterà la decisione finale.

Intanto però c’è da registrare una novità di grande rilievo che potrebbe essere anche decisiva per l’iter autorizzativo dell’impianto di AGSM.

Il 4 agosto il settore valutazione impatto ambientale della Regione ha inviato ai proponenti una nuova richiesta di integrazioni e chiarimenti di ben 17 pagine in cui vengono riproposti anche diverse delle obiezioni avanzate in merito alla localizzazione e ai lavori necessari per la realizzazione della viabilità e l’installazione delle pale.

Già al punto 1 si chiede ai proponenti “di dare conto del rispetto delle indicazioni contenute nelle Linee guida per le valutazioni di impatto degli impianti eolici della Regione Toscana del 2012 , rispetto ad ogni singolo capitolo, ovvero di indicare le motivazioni per cui il proponente ha ritenuto di discostarsene”.

Quindi vuol dire che il progetto non rispetta queste indicazioni. Lo studio di impatto ambientale deve essere integrato anche prendendo in esame localizzazioni alternative e anche “l’opzione zero” e se è stata presa in considerazione l’ipotesi di trasporto per via aerea degli aerogeneratori.

Vengono anche richiesti approfondimenti su ambiente idrico, suolo e sottosuolo come richiesto dall’autorità di bacino del’Appennino settentrionale. “ ritenute necessarie anche ai fini della compatibilità ambientale del progetto , con particolare riferimento in merito alla pericolosità geomorfologica per le opere di viabilità previste”. Come ho già avuto occasione di sottolineare le relazioni geologiche inviate come osservazioni dal comune di Dicomano sono in questo senso illuminanti e contrastano pesantemente con quanto indicato nel progetto.

Altrettanto corpose le integrazioni richieste per l’impatto ambientale su fauna e flora avanzata dal settore difesa della natura della regione e per la tutela della biodiversità. Compreso l’impatto sulle aree boscate interessate sia dai cantieri che dalla viabilità.

Ma le critiche più pesanti arrivano al punto 8 quando sono riportate le considerazioni del settore paesaggio e beni culturali della regione per il quale “l’intervento non appare conforme agli indirizzi d’ambito, agli obiettivi e alle indicazioni relative alle Invarianti strutturali del PIT-PPR vigente e appare in netto contrasto con il progetto di fruizione lenta del paesaggio, creando una cesura nell’ecosistema e nel carattere dei percorsi presenti e della vocazione del territorio, oltre al probabile contrasto con le prescrizioni indicate nella disciplina delle aree di notevole interesse pubblico (art. 136 Dlgs 42/2004, n. 3 DM specifici, come riportato nel contributo istruttorio sopra citato) nella componente relativa alla visibilità da dette aree tutelate. Questo dato rappresenterebbe peraltro un criterio di esclusione alla localizzazione degli impianti indicato al punto 2.18 dell’Allegato 1b del PIT-PPR (Norme comuni energie rinnovabili impianti eolici – Aree non idonee e prescrizioni per il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio). Se ne richiama il contenuto: aree di valore estetico percettivo la cui immagine è storicizzata ricadenti all’interno di coni e bacini visivi non sono ammessi impianti eolici.”

Le integrazioni e i chiarimenti rispetto a queste obiezioni sono numerosi e complicati perchè riguardano “soluzioni che rispettino la morfologia naturale del suolo e che non ne prevedano modificazioni significative con opere di movimento terra, ad esclusione di soluzioni che mitighino l’aspetto percettivo e comunque da valutare caso per caso, in quanto per alcune piazzole si effettueranno sensibili modifiche morfologiche del crinale e del versante che appaiono non compatibili con il PIT PPR;

localizzazioni che limitino gli interventi di alterazione del patrimonio boschivo ,visto che dalla documentazione depositata si apprende che le aree boscate non saranno ripristinate, ma come opera di mitigazione finale, sono previsti solo rinverdimenti erbosi per scarpate e soprassuolo di aree esterne ai percorsi e alle piazzole recintate. L’approfondimento dovrà riguardare anche la verifica dell’interessamento dei boschi planiziali, come individuati in istruttoria;

in ambiti collinari e montuosi la disposizione degli aerogeneratori dovrà salvaguardare la permanenza delle visuali di interesse panoramico, gli scenari, i coni, i bersagli visivi e le linee di crinale e ne dovrà essere limitata la visibilità dalle principali vie di comunicazione;”

Se non è una bocciatura questa poco ci manca ma come si sa le vie della politica sono infinite quindi sarà interessante capire come si possa rispondere a queste richieste senza stravolgere il progetto.

Seguono altre paginate di richieste di integrazioni anche in base alle osservazioni avanzate dagli uffici tecnici dei comuni e delle unioni dei comuni e di altri soggetti come Snam che gestisce il gasdotto che passa nella zona.

Nella lettera del settore Via della Regione “Si ricorda che, è facoltà del Proponente, su richiesta motivata, richiedere la sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa per un periodo non superiore a 180 giorni. Si avvisa che, qualora il Proponente non ottemperi alla richiesta di integrazioni e di chiarimenti entro il termine perentorio stabilito, non si procederà all’ulteriore corso della valutazione ed il procedimento in esame verrà archiviato.”

Ne riparliamo nel 2021.

Leonardo Romagnoli
25.8.20

04-08-20_PAUR_eolico_Monte_Giogo_Villore-richiesta_integrazioni-rev30-07-2020

I commenti sono chiusi.