Dopo mesi di ambiguità e silenzi, il tema dei progetti eolici a Bruscoli e Piancaldoli torna al centro del dibattito politico locale. Ma stavolta è l’opposizione consiliare a prendere posizione con forza, accusando la maggioranza e la Giunta comunale di agire più per calcolo politico che per il bene del territorio.
Secondo quanto denunciato, sul progetto eolico a Bruscoli l’Amministrazione avrebbe tentato una manovra politica per anticipare la discussione della mozione di contrarietà presentata dall’opposizione, già rinviata in precedenza, e ora programmata per il Consiglio comunale di lunedì. Una strategia, affermano, volta a gestire i tempi a proprio favore, sottraendo alla minoranza la possibilità di una discussione equa e puntuale.
La mozione, protocollata l’11 aprile, non è mai stata inserita nell’ordine del giorno delle sedute del 14 e 30 aprile, sollevando interrogativi sull’irregolarità della gestione consiliare. E mentre si attendeva il confronto pubblico, la Giunta ha approvato d’urgenza una delibera di contrarietà al progetto, una mossa che per l’opposizione ha tutto il sapore di una “pezza” per mascherare l’inerzia politica.
Ma il caso più critico resta quello di Piancaldoli, dove la mozione presentata è ferma da mesi, nonostante la presentazione del progetto da parte dell’azienda, avvenuta il 7 e 8 marzo. Rimandata inizialmente all’unanimità nel Consiglio del 20 febbraio, la mozione non ha trovato spazio nemmeno nei successivi consigli di marzo e aprile.
Intanto, l’Amministrazione ha annunciato un referendum popolare, definito dall’opposizione “un espediente” per non assumersi la responsabilità politica. «Si cerca di mascherare una mancanza di visione con la retorica della partecipazione – spiegano i consiglieri – ma la verità è che si vuole evitare di prendere posizione, scaricando tutto sui cittadini».
Nel mirino anche le recenti dichiarazioni del Sindaco, che ha parlato di “ricadute economiche” senza però menzionare l’impatto ambientale e paesaggistico, né proporre un’alternativa di sviluppo locale sostenibile. «Dov’è il progetto per il territorio? Dov’è la strategia?», si chiedono i consiglieri di opposizione.
E concludono con un messaggio chiaro e diretto:
«Il nostro gruppo non avrà esitazioni: lunedì, in Consiglio, esprimeremo con fermezza la nostra contrarietà a entrambi i progetti. Il nostro territorio non è in vendita».
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