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La madonna di Giotto nella Pieve di Borgo san Lorenzo

di Leonardo Romagnoli

Giotto di Bondone

Madonna col Bambino (1290 ca.)

tempera su tavola

cm 81,5×41

La piccola tavola centinata, collocata nella navata destra della Pieve di San Lorenzo,  mostra la Vergine Maria, rivestita di uno splendido manto blu come il cielo, mentre sostiene il Bambino Gesù, di cui purtroppo restano solamente le sue piccole braccia protese ad afferare l’indice della Madre ed a accarezzarne il volto, in un gesto di struggente familiarità.

Questo frammento, facende parte in origine di una Maestà di maggiori dimensioni,  si trovava sull’altare maggiore dell’oratorio, vicino alla pieve borghigiana, della Beata Vergine degli Azzurri presso la Compagnia di Sant’Omobono.

L’opera fu rimossa da questa sua sede, dove era descritto dalle fonti, in data imprecisata per essere trasferita  a Firenze, per sottoporla ad un restauro da parte dell’Opificio delle Pietre Dure a partire dal 1978.

La ripulitura del dipinto, che rimosse gli strati non originali e la corona argentata applicata probabilmente nel XVIII secolo, ha portato alla luce una straordinaria qualità pittorica, un  capolavoro di Giotto, tra l’altro l’unico rimasto in Mugello e oggi riconosciuto unanimamente come opera di sua mano.

Pur nella ridotte dimensioni appare la plasticità solenne della posa della Vergine, il suo volto non reclinato, ma con la testa ben eretta, presente  e viva pronta a sorreggere e a mostrarci il Figlio, facendoci partecipi della manifestazione sacra.

La restituzione delle sue vesti, con una modulazione chiaroscurale e non attraverso le tradizionali lumeggiature dorate dell’arte bizantina, con l’utilizzo di un’unica fonte di luce, uniti alla ricerca di tridimensionalità e a quell’intensità affettuosa mai vista prima, sono tutti chiari indizi della nuova rivoluzione giottesca che da lì a breve avrebbe influenzato gran parte della pittura occidentale.

La piccola tavola è come collocazione cronologica vicina al tempo degli affreschi assisiati, in particolare stringenti confronti sono riscontrabili con la Madonna col Bambino e soprattutto con alcuni dettagli delle Storie di Isacco, entrambi nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi.

 

Elisa Marianini

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