Riassunto dell’articolo:
Dal 10 maggio all’8 giugno 2025, i Comuni di Pelago e Pontassieve ospitano “Io mi rifiuto”, la mostra diffusa dell’artista Edoardo Malagigi: installazioni monumentali e materiali di scarto per riflettere sul nostro impatto ambientale.
Arte pubblica, riciclo creativo e cittadinanza attiva si intrecciano nella mostra diffusa “Io mi rifiuto” di Edoardo Malagigi, in programma dal 10 maggio all’8 giugno 2025 tra i comuni di Pelago e Pontassieve. Un progetto espositivo che invita a riconsiderare il significato del rifiuto — in senso materiale, ambientale e simbolico — e a ripensare il nostro ruolo all’interno dell’ecosistema.
Malagigi, artista e “artivista” con oltre cinquant’anni di attività alle spalle, ha costruito un percorso espositivo accessibile, diffuso e gratuito, dove i protagonisti sono materiali di scarto trasformati in sculture monumentali. L’obiettivo? Riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente, stimolare consapevolezza e attivare la partecipazione pubblica.
La mostra si articola tra piazze, palazzi pubblici e spazi culturali, in un dialogo continuo tra arte e territorio. Tra le opere più rappresentative:
- “Capodoglio Giovanni”, installazione monumentale contro l’inquinamento marino in Piazza Cairoli a Pontassieve;
- “Sfera di Tetrapak”, potente metafora dell’eccesso di rifiuti, collocata in Piazza Verdi a San Francesco di Pelago;
- Una sala tematica sull’estinzione presso il Palazzo Comunale di Pontassieve, che ospita una videointervista tra l’artista e la biologa marina Sabina Airoldi dell’Istituto Tethys.
Il cuore della mostra si trova presso l’Officina Sieve (via del Molino 17, San Francesco di Pelago), dove sono esposte le opere principali di Malagigi. L’inaugurazione è prevista per sabato 10 maggio alle ore 18:00, con la partecipazione del Sindaco di Pelago Nicola Povoleri, del Vice Sindaco di Pontassieve Filippo Pratesi, del critico d’arte Pietro Gaglianò e del professor Giandomenico Semeraro.
Ad arricchire il progetto, una serie di conferenze e laboratori aperti al pubblico, per promuovere un confronto collettivo su ambiente, cultura e responsabilità condivisa. Come sottolinea lo stesso Malagigi: “L’arte può e deve essere strumento di trasformazione sociale. Il rifiuto, se guardato da un’altra prospettiva, può diventare risorsa, significato, memoria.”
L’iniziativa è curata dall’Associazione Culturale NAJS – No Art Just Sign e da La Corte Arte Contemporanea, con il patrocinio dei Comuni di Pelago e Pontassieve e il sostegno di numerosi enti e realtà locali, tra cui Alia, Associazione RifÒ Zero Waste, Unicoop Firenze e la Biblioteca Comunale di Pontassieve.
Per dettagli e aggiornamenti sul programma degli eventi:
👉 www.iomirifiuto2025.com
Una mostra che non è solo arte, ma un invito a cambiare punto di vista, a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e a immaginare un futuro più consapevole e condiviso.