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Referendum su lavoro e cittadinanza, a Borgo San Lorenzo nasce il comitato per i 5 Sì dell’8 e 9 giugno 2025

di Leonardo Romagnoli


Un fronte ampio di associazioni, sindacati e forze politiche ha dato vita al Comitato Comunale per i Referendum su lavoro e cittadinanza, in vista della consultazione elettorale in programma l’8 e il 9 giugno 2025. L’obiettivo è chiaro: cinque Sì per cambiare il futuro del Paese, restituendo dignità al lavoro e rafforzando i diritti di cittadinanza. Del comitato fanno parte realtà consolidate del territorio come Anpi Borgo San Lorenzo, Cgil, Libera Mugello, Movimento 5 Stelle, Progressisti Democratici, Partito Democratico e Partito della Rifondazione Comunista. Un’alleanza trasversale per una mobilitazione popolare che punta a raggiungere il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto.

I 5 quesiti referendari toccano temi centrali nel dibattito pubblico:

  • Quesito n°1: Votando si ripristina il reintegro per chi viene licenziato illegittimamente.
  • Quesito n°2: Il licenziamento arbitrario nelle piccole aziende non sarà più una minaccia.
  • Quesito n°3: Meno precarietà, con regole più rigorose sui contratti a termine.
  • Quesito n°4: Più tutele per i lavoratori degli appalti, con garanzie in caso di infortuni pari a quelle dei dipendenti diretti.
  • Quesito n°5: Più integrazione, riducendo da 10 a 5 anni il periodo necessario per ottenere la cittadinanza italiana.

«Rimettere al centro la dignità del lavoro e dei lavoratori, rendere la cittadinanza più accessibile per chi vive e contribuisce alla nostra società: è da qui che può partire un cambiamento vero», affermano i promotori, che sottolineano l’importanza di una grande partecipazione popolare per vincere la sfida democratica.

Per informare e coinvolgere la cittadinanza, il comitato ha organizzato un incontro pubblico giovedì 15 maggio alle ore 21, presso la saletta Pio La Torre di Borgo San Lorenzo. Sarà un’occasione per confrontarsi, approfondire le ragioni del voto e allargare il fronte del sostegno.

Il comitato è aperto alla partecipazione di cittadini e cittadine, pensionati e associazioni che vogliono condividere questa battaglia di civiltà. «Votare Sì – concludono – significa costruire un Paese più giusto, più sicuro e più libero».


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