Una delegazione fiorentina composta da quasi 300 partecipanti, distribuiti su quattro pullman, ha preso parte al Viaggio della Memoria 2025, toccando i luoghi più tragici della storia europea recente. A rappresentare 21 comuni della provincia di Firenze, tra cui anche Barberino di Mugello, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado hanno affrontato un percorso toccante e formativo nei Lager di Germania, Austria e Italia.
Il viaggio – organizzato dalla sezione fiorentina dell’Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti) – ha avuto un significato particolare: quest’anno ricorre l’80° anniversario della liberazione dei campi di sterminio. Il Comune di Barberino ha preso parte con il proprio gonfalone, accompagnando una rappresentanza di ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo locale in un pellegrinaggio che ha toccato Mathausen, Ebensee, Gusen, Dachau, Hartheim e la Risiera di San Sabba.
“Accompagnare questi giovani in luoghi così carichi di dolore e memoria – ha dichiarato Glovisov Gjekaj, Assessore alle politiche giovanili del Comune di Barberino – non è stato solo un compito istituzionale, ma un’esperienza profondamente umana.”
Attraverso gli sguardi, le domande, i silenzi degli studenti di fronte alle testimonianze dell’orrore, emerge l’importanza dell’educazione alla memoria come impegno civile e morale. Il viaggio non è stato solo un’occasione didattica, ma un momento per capire che la memoria non è un archivio del passato, bensì un dovere del presente.
“Proprio qui, dove l’umanità è stata negata, dobbiamo imparare ad ascoltare, riflettere, ricordare. E soprattutto a scegliere ogni giorno da che parte stare,” ha aggiunto Gjekaj.
Quello della delegazione di Barberino è stato un percorso fatto di emozioni forti, di consapevolezza che cresce passo dopo passo, tra luoghi intrisi di dolore e simboli della barbarie, che tuttavia parlano ancora oggi alla nostra coscienza.
“È un viaggio che non finisce oggi – ha concluso l’assessore – ma che continua ogni volta che, con coraggio, scegliamo di difendere la dignità, la libertà e la pace. È così che si cresce, come persone e come cittadini.”
Un’esperienza che lascia il segno e rinnova l’impegno di una comunità che non vuole dimenticare.
