Tensione alta a Firenzuola in vista del prossimo Consiglio comunale. Il gruppo consiliare di opposizione accusa l’Amministrazione di manovre politiche e di voler “scaricare sulla cittadinanza” la responsabilità di una scelta che dovrebbe invece essere assunta con chiarezza e coerenza istituzionale. Al centro della polemica ci sono i progetti eolici industriali previsti a Bruscoli e Piancaldoli.
Secondo l’opposizione, la maggioranza avrebbe cercato di anticipare forzatamente la discussione sulla mozione di contrarietà al progetto di Bruscoli, già rinviata più volte, e protocollata l’11 aprile, ma mai inserita nei Consigli del 14 e 30 aprile. Nel frattempo, la Giunta ha approvato in tempi record una propria delibera di contrarietà sullo stesso progetto, mossa che il gruppo definisce una “strategia d’immagine”.
Più grave, secondo i consiglieri di minoranza, quanto sta accadendo su Piancaldoli, dove la loro mozione – inizialmente rinviata in attesa della presentazione ufficiale del progetto da parte dell’azienda – non è mai stata calendarizzata, nonostante l’evento si sia svolto il 7 e 8 marzo. I Consigli successivi del 17 marzo, 14 aprile e 30 aprile non hanno previsto la discussione, alimentando dubbi sulle reali intenzioni dell’Amministrazione.
L’annuncio di un referendum da parte del sindaco Giacomo Buti viene letto dall’opposizione come una mossa di democrazia apparente, più utile a evitare prese di posizione nette che a promuovere un confronto informato. “È solo un modo per delegare la responsabilità politica ai cittadini, mentre si eludono le scelte strategiche che spettano agli amministratori”, accusano.
Particolarmente critico è il passaggio relativo alle compensazioni economiche ventilate dal sindaco nei giorni scorsi. L’opposizione ricorda che la normativa nazionale è cambiata e che le aziende energetiche non sono più tenute a versare somme dirette ai Comuni, ma solo a promuovere interventi ambientali specifici, con compensazioni stabilite in percentuali ben definite e tutt’altro che certe.
“Ma dove sta la visione per questo territorio?”, si chiedono i consiglieri, che denunciano l’assenza di una strategia di sviluppo e la mancanza di attenzione per la valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico.
Infine, una stoccata alle accuse di campagna elettorale: “Ci accusano di fare propaganda, ma è evidente che chi sta usando il silenzio e i tempi istituzionali per gestire l’immagine è proprio la maggioranza. Noi, lunedì in Consiglio, saremo chiari: la nostra contrarietà è netta. Il nostro territorio non è in vendita”.
Lunedì, dunque, si annuncia un Consiglio comunale infuocato, in cui il confronto sull’eolico si caricherà anche di significati politici profondi, tra trasparenza amministrativa, scelte ambientali e modelli di sviluppo per l’Appennino mugellano.