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Arci Toscana difende la legge sul fine vita: “Un passo di civiltà, il Governo fermi l’attacco”

di Leonardo Romagnoli

Arci Toscana esprime pieno sostegno alla legge regionale sul fine vita approvata dalla Regione Toscana lo scorso 14 marzo e ora impugnata dal Governo Meloni davanti alla Corte costituzionale. La legge n. 16/2025 rappresenta un primato nazionale, regolando per la prima volta l’accesso al suicidio medicalmente assistito, nel solco della proposta popolare “Liberi Subito” dell’Associazione Luca Coscioni.

«Un atto di civiltà e libertà – dichiara il Consiglio regionale di Arci Toscana – che risponde a un bisogno reale di autodeterminazione. Lo Stato non può continuare a ignorare il diritto dei cittadini a scegliere come concludere la propria esistenza, né criminalizzare chi li aiuta».

L’Arci, da sempre impegnata su questo fronte attraverso i propri circoli e attivisti, rilancia la mobilitazione a fianco della Regione e chiede un chiaro impegno politico per difendere e attuare pienamente la normativa.

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