Un appello alla vigilia della Conferenza dei servizi sull’eolico al Giogo di Villore-Corella

Un appello alla vigilia della Conferenza dei servizi sull’eolico al Giogo di Villore-Corella

Alla vigilia della Conferenza dei Servizi che delibera sull’impianto eolico del Giogo ricordiamo l’appello che è  sostenuto da centinaia di mugellani, ambientalisti, tecnici forestali, persone di cultura e fra questi da tre ex Sindaci di Vicchio e Dicomano.

“Anche dopo le integrazioni di progetto fornite su richiesta della Regione riteniamo che restino irrisolte fondamentali criticità, prima di tutte l’incombente vulnus alla normativa toscana che vieta di manomettere la morfologia dei crinali e che colloca il sito del Giogo nel perimetro di una precisa Zona di Reperimento, cioè di tale pregio per la biodiversità e la conformazione geografica da essere candidata a ospitare future aree protette collegate dai necessari corridoi ecologici e zone cuscinetto (…)

Non si può curare l’ambiente cementificando un altro pezzo del suo corpo vivente. Pochi altri paesi europei dispongono di una preziosa rete continua di corridoi ecologici come sono le nostre dorsali dal Piemonte alla Sicilia. La crisi climatica conferisce una particolare urgenza alla salvezza della montagna che è la nostra principale riserva residua di naturalità. Questo è il contesto e il motivo per cui non ci possono essere distrazioni né leggerezze, chiediamo perciò che siano applicate con rigore le norme esistenti e sia negata l’autorizzazione a questo impianto.”

Nel riproporre l’appello siamo costretti però a denunciare nello stesso tempo l’inaudita e rivelatrice aggressione di questi giorni da parte di Agsm  contro l’Ente Parco delle Foreste Casentinesi. L’accusa fatta all’Ente Parco da Agsm nel sito ufficiale della Regione è quella di dare parere sfavorevole  con pregiudizio,  avendo preso posizione già prima e da anni contro l’eolico. Ma è una accusa avvocatesca senza fondamento; infatti le note dell’Ente Parco hanno riguardato sempre e solo l’eolico industriale in vicinanza del Parco.  Ma per Agsm è “antieolico pregiudiziale” chiunque fa obiezioni al progetto tenendo conto delle caratteristiche essenziali del Giogo: bellezza, silenzio, panoramicità, storia, sentieristica, geologia, copertura forestale, ecologia, inquadramento del sito secondo le norme territoriali. Per Agsm sollevare questi temi significa fare osservazioni “non sitospecifiche” in quanto potenzialmente comuni ad altri crinali, quindi da considerare nulle e non esistenti in sede di deliberazione. Ma l’arroganza di Agsm non è altro che l’espressione della debolezza di questo progetto, che non regge se analizzato per i suoi impatti fondamentali, oltre che per tutte le sue carenze particolari che sono state messe in luce sia nelle osservazioni dei cittadini e delle associazioni che nei contributi degli Enti.

Deploriamo la decisione discrezionale del Settore VIA della Regione di non ammettere alla Conferenza dei Servizi neanche nel ruolo di osservatori silenti le Associazioni che ne hanno fatto richiesta (Italia Nostra e Club Alpino Italiano). Crediamo che l’opinione pubblica abbia diritto di essere informata in modo completo e dettagliato sullo svolgimento dei lavori della Conferenza dato il valore di questa decisione sia per il sito del Giogo sia per l’intero crinale appenninico. Fino dall’impostazione originaria delle Relazioni progettuali è stata intenzione evidente dell’Azienda promotrice di agitare lo spauracchio di uno scontro ideologico tra le forze del Bene e i nemici della transizione energetica, esercitando una pressione morale a volte suadente a volte intimidente per orientare l’opinione pubblica, secondo la retorica e gli stratagemmi comunicativi della lobby dei produttori di eolico. Crediamo però che in questo anno di studio e di osservazioni numerosi  cittadini sia comuni sia professionalmente qualificati sulle questioni energetiche e ambientali  abbiano avuto l’opportunità di maturare il proprio giudizio su questo progetto in modo autonomo. Per alcuni è stato anche un importante momento di riscoperta del valore di questa immensa e unica realtà che ci sta accanto, la montagna,  che finivamo per guardare con occhi distratti dall’abitudine. Per tutti noi è un momento di partecipazione e di crescita collettiva su temi che saranno da ora in avanti di importanza e di urgenza sempre maggiori: ma in questo momento la cosa davvero più urgente è che per affrontarli non si imbocchi la strada sbagliata.

Firmano: Piera Ballabio (Italia Nostra), Laura Barlotti (Cons. Comunale Dicomano), Andrea Benati, Claudio Capanni, Tommaso Capasso, Paolo Chiappe, Paolo Cioni (Cons. Comunale Vicchio), Daniela Di Lecce (DicomanoCheVerrà), Maurizio Gori (Mugello in Movimento) , Rossella Mori, Paolo Mattioli, Leonardo Romagnoli (Cons. Comunale Borgo S.Lorenzo) , Giancarlo Tellini (Club Alpino Italiano), Luca Vitali.

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