Il Popolo della Famiglia Mugello esprime profonda gratitudine per l’inizio del pontificato di Papa Leone XIV, sottolineandone fin da subito i forti riferimenti devozionali e l’adesione ai valori della Dottrina sociale della Chiesa.
«In illo uno unum… questo il motto che ispira il pontificato del Papa di Maria», dichiara Nicola Di Matteo, segretario nazionale e presidente pro tempore del Popolo della Famiglia (PdF), che riconosce nel nuovo Pontefice «un erede spirituale di Leone I e Leone XIII, figure centrali nella storia della Chiesa, baluardi di fede e attenti alle necessità concrete delle persone».
La scelta del nome, l’evocazione di Maria e l’apertura del pontificato in coincidenza con la celebrazione della Madonna di Pompei e la memoria della vittoria di Lepanto – il 7 ottobre – sono per il PdF «segni provvidenziali» che rafforzano il legame tra fede, storia e missione politica.
«Maria è con noi, si prende cura di noi – ricorda Di Matteo – Lei a cui ci siamo affidati nel maggio 2016, nella basilica di Santa Maria Maggiore».
Il PdF si dice pronto a sostenere un pontificato che si apre all’insegna della promessa di pace del Risorto, in un mondo segnato da incertezza e smarrimento. Nel messaggio, si richiama anche la protezione di San Michele Arcangelo, la cui prima apparizione è stata ricordata proprio il giorno precedente.
Difesa della Vita e missione politica
Il partito, che si definisce «l’unico a ispirarsi apertamente alla Dottrina sociale della Chiesa», evidenzia la centralità di temi etici e sociali non negoziabili, ribaditi dallo stesso papa Leone XIV già durante il suo cardinalato:
la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, l’attenzione ai più deboli, come anziani, disabili e malati, e l’impegno accanto ai migranti, senza dimenticare – sottolineano – «i più prossimi».
Lo stemma papale, che unisce la devozione mariana al Sacro Cuore di Gesù, è per il PdF una conferma dell’identità profonda di questo pontificato. Un’identità che chiama i militanti a un rinnovato slancio nel proprio servizio:
«Alla Vergine e al Santo Padre – conclude Di Matteo – affidiamo nuovamente il nostro operato, pronti ad essere missionari in politica e nella vita».