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Vicchio approva il Bilancio di Previsione 2025: tra risanamento e scelte difficili

di Leonardo Romagnoli

Dopo nove mesi di lavoro intenso, il Comune di Vicchio ha approvato in Consiglio comunale il primo Bilancio di Previsione dell’attuale amministrazione. Un documento fondamentale, che segna l’inizio di un percorso di risanamento delle finanze comunali, messe a dura prova da anni di cattiva gestione.

“Abbiamo finalmente trovato un equilibrio per l’anno 2025 e per le annualità successive, sia nella parte corrente che in quella in conto capitale – spiega il sindaco Francesco Tagliaferri –. Da oggi si apre la vera sfida: sanare il pregresso ereditato dalle passate amministrazioni”.

I numeri del risanamento

Il lavoro sul bilancio ha portato alla luce gravi sottostime e sovrastime nei documenti precedenti. Tre le cifre che raccontano meglio di mille parole la portata del problema:

  • 1.028.298,75 €: è l’incremento complessivo delle uscite rispetto al bilancio del 1° gennaio 2024, dovuto a voci sottostimate per far quadrare i conti. Solo riportando i dati alla loro reale entità, l’amministrazione ha dovuto affrontare un milione di euro in più di spese. Tra queste, 140.000 € per lo smaltimento rifiuti, 50.000 € per la Polizia Municipale, 174.000 € alla Società della Salute del Mugello.
  • 976.320,35 €: l’importo complessivo dei tagli operati per trovare il pareggio. Un lavoro doloroso, che ha comportato anche riduzioni ai contributi per le associazioni (50.000 €) e al personale (300.000 €), scegliendo di non riassumere chi è andato in pensione o ha chiesto mobilità.
  • 301.075,76 €: le entrate che sono state rimosse perché sovrastimate. “Un paradosso”, sottolinea Tagliaferri, “perché nonostante qualche aumento inevitabile, abbiamo dovuto togliere circa 300.000 euro in entrata per riportare i numeri alla realtà”.

Il prossimo passo: il piano di riequilibrio

Entro poco più di un mese, con l’approvazione del rendiconto di gestione 2024, l’amministrazione affronterà un nuovo passaggio decisivo: il riconoscimento di un debito fuori bilancio di circa 1 milione di euro e il riaccertamento dei residui, che peseranno per altri 700.000 euro. A questo seguirà il ricorso a un piano di riequilibrio finanziario pluriennale, necessario per rimettere in carreggiata le finanze comunali.

Il nodo del Circolo delle Caselle

Uno dei temi più caldi resta il futuro del Circolo delle Caselle, storico immobile simbolo della comunità. “Non abbiamo mai nascosto la nostra volontà di non vendere questo bene pubblico – ribadisce Tagliaferri –. Purtroppo, la precedente amministrazione ne aveva già deliberato l’alienazione per coprire il disavanzo 2023, inserendola in bilancio per 195.000 euro senza avviare le procedure formali”.

In Consiglio comunale si è proceduto alla modifica del piano delle alienazioni, ma al momento non sono state trovate risorse alternative per evitarne la vendita. “L’impegno resta quello di salvare il Circolo, ma servono soluzioni concrete che al momento non ci sono”.

Sguardo al futuro: “Vicchio è in piedi”

Nonostante tutto, Vicchio non si ferma. “La gestione dell’emergenza del 14 marzo è stata la prova di quanto il nostro ente sappia reagire: in due settimane abbiamo gestito interventi urgenti per oltre 323.500 euro, risparmiando cifre ingenti grazie al lavoro diretto dei nostri operai e uffici”.

Tagliaferri conclude con un messaggio chiaro: “Siamo consapevoli che molte delle scelte fatte e da fare non saranno popolari. Ma sono necessarie per garantire la sopravvivenza e il rilancio del nostro Comune. Abbiamo ricevuto un mandato e ce la metteremo tutta per riportare in salute le casse comunali. Perché Vicchio merita di più”.

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