Cinque sì per dare un segnale forte, per tutelare il lavoro e allargare i diritti di cittadinanza. Anche a Barberino di Mugello si è costituito ufficialmente il Comitato comunale per i referendum in programma l’8 e 9 giugno 2025, promosso da un ampio fronte di realtà civiche, sociali e politiche del territorio. Ne fanno parte Anpi, Arci, Cgil, Libera Mugello, Movimento 5 Stelle, Ora! Barberino, Pd, Prc e Volt Italia: una rete trasversale unita dall’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza del voto e sull’impatto concreto che questi quesiti avranno sulla vita quotidiana delle persone.
“Partecipare è un atto di democrazia. Votare SÌ significa rimuovere ingiustizie e migliorare le condizioni di chi lavora e vive in questo Paese,” sottolineano i promotori.
Ecco cosa cambierebbe con cinque SÌ:
- Reintegro in caso di licenziamento illegittimo, per rafforzare le tutele dei lavoratori.
- Norme più rigide contro la precarietà, con una regolamentazione più equa dei contratti a tempo determinato.
- Fine dei ricatti nei piccoli contesti lavorativi, dove oggi la mancanza di tutele rende il posto di lavoro particolarmente fragile.
- Stesse garanzie per i lavoratori in appalto in caso di infortunio, per eliminare la disparità con i dipendenti diretti.
- Diritti di cittadinanza per chi vive stabilmente in Italia, con il riconoscimento formale a chi è già parte attiva della nostra comunità.
“Difendere la democrazia, costruire sicurezza, non vuol dire solo ordine pubblico: vuol dire diritti, giustizia sociale, dignità del lavoro e inclusione,” afferma il Comitato.
Per approfondire le ragioni del voto e confrontarsi sui contenuti, lunedì 12 maggio alle ore 21 è in programma un incontro pubblico presso il Centro Civico di Barberino, in via Vespucci 17, alla presenza del Procuratore Generale Beniamino Deidda.
L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza e rappresenta un’occasione per informarsi e partecipare consapevolmente a un passaggio democratico decisivo.
Il messaggio del Comitato è chiaro:
“Votiamo cinque SÌ per un’Italia più giusta, più sicura, più democratica.”
