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“Vivi Lo Sport” ssd srl: un modello da ripensare, non da rilanciare

di Leonardo Romagnoli

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Centro Destra borghigiano – Domani, martedì 6 maggio, in Consiglio Comunale a Borgo San Lorenzo si discuterà dello statuto della Vivi Lo Sport ssd srl e si riparlerà nuovamente del futuro della gestione degli impianti sportivi comunali, con la proposta della maggioranza di confermare il modello in house attraverso la suddetta società “Vivi Lo Sport ssd srl”.

Come Centro Destra borghigiano, esprimiamo forti perplessità su una scelta che continua a sollevare interrogativi di natura politica, giuridica e amministrativa. 

Parliamo di una società “senza fini di lucro” che però gestisce attività commerciali, incassa fondi pubblici, e i cui amministratori – nominati direttamente dal Comune – percepiscono compensi. Una modalità che non può essere considerata neutrale e che si presta a logiche di spartizione e gestione politica degli spazi pubblici.
Tutto ciò avviene in netto contrasto con le indicazioni espresse dalla Regione Toscana e dal suo Presidente Eugenio Giani, che in più sedi ufficiali ha sostenuto l’importanza di affidare la gestione degli impianti sportivi a società storiche, radicate sul territorio, che promuovono lo sport giovanile con spirito educativo e identità locale. Un indirizzo chiaro, ribadito anche dal CONI, che la nostra amministrazione sembra ignorare.

Il rispetto dei criteri previsti per la gestione in house non è una formalità: è un vincolo legale. Ogni deroga può compromettere la tenuta del sistema, esponendo la società – e l’amministrazione – a rischi concreti di contenziosi, annullamenti contrattuali e responsabilità politiche. La gestione deve essere trasparente, verificabile, giustificata. Non si possono chiedere sacrifici ai cittadini, mentre si perpetua un modello opaco e autoreferenziale.

Esistono alternative concrete e già sperimentate, come il caso di Castellina in Chianti, dove la gestione sportiva è stata affidata a una società specializzata, senza ricorrere a forme di controllo diretto da parte dell’amministrazione, garantendo così maggiore autonomia, efficienza e chiarezza. Altra esperienza il Comune di Pistoia attraverso bandi pubblici.

Chiediamo trasparenza e valorizzazione delle realtà locali autentiche. La gestione dello sport non può essere terreno di occupazione politica, ma deve tornare ad essere un servizio alla comunità, ai giovani, alle associazioni che ogni giorno costruiscono coesione e partecipazione.
Per questo, come opposizione, ci opporremo con forza a un modello che non ci convince e che riteniamo superato. I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono utilizzate le risorse pubbliche e chi decide come gestirle.

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