Il gruppo consiliare Bene Comune accende i riflettori su una serie di criticità nella gestione del Comune di Firenzuola, denunciando una situazione amministrativa che – a loro dire – manca di visione strategica, trasparenza e coinvolgimento reale dei cittadini.
La polemica si accende attorno al Consiglio Comunale del 30 aprile, quando tre mozioni ritenute cruciali dal gruppo sono state escluse dall’ordine del giorno. I temi riguardavano la sicurezza stradale e l’opposizione ai progetti di parchi eolici industriali a Piancaldoli e Bruscoli. La decisione del Sindaco Giampaolo Buti è stata definita da Bene Comune una “grave violazione delle garanzie democratiche”, tanto da spingere il gruppo a diffidare l’Amministrazione e a minacciare di rivolgersi al Prefetto.
La protesta ha sortito effetto: venerdì 9 maggio alle 18:00 si terrà una seduta straordinaria del Consiglio in cui verranno finalmente discusse le tre mozioni, insieme a un’interrogazione sugli interventi urgenti per le case popolari. Altre due questioni restano sul tavolo: una mozione sulla sanità regionale e una nuova interrogazione sulla piscina comunale, la quinta sul tema.
Conti in ordine, ma senza coraggio
Sul piano economico, Bene Comune ha votato contro il Rendiconto di Gestione 2024, definito “formalmente corretto, ma privo di visione e coraggio”. Pur in presenza di un avanzo di amministrazione superiore a 4 milioni di euro, il gruppo denuncia una gestione che lascia risorse inutilizzate o vincolate, senza veri investimenti strutturali. Anche i fondi del PNRR sarebbero stati impiegati “in modo frammentario e con logiche elettoralistiche”, come nel caso di asfaltature pre-elettorali.
Settori strategici senza guida
Le accuse si estendono alla sanità, alla cultura, all’urbanistica, all’ambiente, alle politiche giovanili e alla gestione dei rifiuti, settori nei quali l’opposizione non vede progettualità né coinvolgimento della cittadinanza. Il Piano Operativo Comunale risulta “fermo” e l’**Ufficio Tecnico in difficoltà”, con assunzioni poco trasparenti che – secondo Bene Comune – non migliorano l’efficienza.
Buti e l’Unione dei Comuni: una presenza ambigua
Nel mirino anche il ruolo del Sindaco Buti nell’Unione dei Comuni, ritenuto ambiguo per aver accettato la delega all’ambiente senza però sostenere il Presidente né il programma di mandato. Una scelta che per l’opposizione “non aiuta né Firenzuola né l’ente sovracomunale”.
Ambientalismo a metà e fondi senza visione
Altro nodo critico è la gestione delle politiche ambientali e turistiche: “Si parla molto, ma si investe poco”. Il gruppo segnala l’assenza di una strategia per i progetti eolici e per l’utilizzo dei 1,7 milioni di euro incassati dalla chiusura della discarica “Il Pago” tra il 2021 e il 2024. Secondo Bene Comune, quei fondi avrebbero potuto essere utilizzati per “progetti innovativi e sostenibili”.
Le proposte per un’alternativa
Nel documento diffuso, Bene Comune propone un uso più dinamico delle risorse, investimenti concreti in manutenzione urbana, mobilità sostenibile e servizi alle famiglie, un piano per attrarre fondi europei e regionali, e soprattutto maggiore partecipazione popolare nella definizione delle priorità di bilancio.
“Firenzuola merita di più”, conclude il gruppo, assicurando un’opposizione vigile ma costruttiva, pronta a farsi portavoce delle esigenze dei cittadini.