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Crinali liberi, ambiente tutelato: a Corella una giornata contro l’eolico industriale sull’Appennino mugellano

di Leonardo Romagnoli

Parlare di eolico industriale è pericoloso, non parlarne molto di più”. È con queste parole che si è aperta la giornata di confronto organizzata a Corella dal Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano Crinali Liberi e dalla Coalizione ambientale TESS, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni impegnate in una transizione ecologica senza speculazioni. Tra queste, CAI, Italia Nostra, Atto Primo, Altura, Apuane Libere e vari comitati locali del Mugello.

Al centro dell’incontro, le criticità del progetto eolico industriale del Monte Giogo di Villore, un impianto contestato per i suoi impatti ambientali, paesaggistici e sociali. Ad aprire i lavori sono stati i consiglieri comunali di Dicomano, Laura Barlotti e Saverio Zeni, che hanno condiviso la loro esperienza e le difficoltà incontrate nel tentativo di tutelare il territorio.

Tra i relatori, Alessandro Bottacci, già direttore del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, ha messo in luce la ricchezza ecologica e storica del crinale, soffermandosi sul danno ambientale legato al disboscamento. Raoul Fiordiponti, presidente di TeFFIt, ha invece evidenziato i benefici delle foreste per la salute umana e ha criticato gli impatti dell’eolico industriale in termini di scempi paesaggistici e perdita di servizi ecosistemici.

Aldo Cucchiarini del GRIG e Mountain Wilderness ha portato immagini e video da altre aree già devastate da pale eoliche, testimoniando una trasformazione irreversibile del paesaggio e un impoverimento sociale. Di transizione calata dall’alto ha parlato Donatella Gasparro, mostrando grafici e dati che denunciano un modello energetico industriale e antidemocratico, e proponendo percorsi di decrescita sostenibile.

Il geologo Marco Bastogi del CAI Firenze ha affrontato le fragilità idrogeologiche del crinale, spiegando come il progetto trascuri i rischi reali di frane e dissesti. Erica Tedino, dell’associazione Atto Primo, ha sottolineato l’urgenza di ripensare il rapporto tra paesaggio e ambiente alla luce dell’articolo 9 della Costituzione. Il paesaggio, ha affermato, non è un lusso ma un diritto strettamente legato alla tutela ambientale.

Pier Paolo Mattioni ha poi spiegato quali sono gli strumenti legali e amministrativi a disposizione dei cittadini per difendere il proprio territorio, incoraggiando la costruzione di una comunità attiva, consapevole e propositiva.

La giornata si è conclusa con laboratori di co-creazione con la natura, meditazione e canti ispirati agli insegnamenti di Thich Nhat Hanh, guidati da Isabella Guerrini, Laura Sicuteri e Franco di Corella, in un momento di connessione spirituale con l’ambiente naturale.

I prossimi appuntamenti annunciati saranno in occasione del Solstizio d’estate, con un evento sul Sentiero bioregionale dell’Aquila Gaia, e a settembre con il Convegno della Coalizione ambientale TESS su “Biodiversità e Transizione Ecologica”, aperti a tutti coloro che credono in un futuro dove la sostenibilità non sia sinonimo di sfruttamento.

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