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Sanità in Mugello – Quale futuro?

di Leonardo Romagnoli

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Sanità Pubblica-Mugello

Come Comitato Difesa Sanità Pubblica-Mugello riteniamo opportuno inserirci nel dibattito che in questi giorni si sta sviluppando in merito a un tema, quello dei servizi sanitari della nostra Zona, che è cruciale per la vita dei cittadini mugellani.

Già a partire dal novembre 2023, con l’organizzazione di un’importante manifestazione a difesa della sanità pubblica, avevamo portato all’attenzione di cittadini, cittadine e istituzioni questo vitale problema. Abbiamo poi continuato la nostra attività concentrandoci sul tema dell’acquisizione per il nostro ospedale di una Risonanza Magnetica, apparecchio fondamentale per la diagnosi di particolari patologie (con particolare riferimento a quelle oncologiche) e che un ospedale del terzo millennio non può non avere. Ne è nata una raccolta di firme con risultati importanti: circa 2000 nostri concittadini hanno infatti sottoscritto la petizione. Queste stesse firme sono state consegnate al neo sindaco di Borgo San Lorenzo, nonché presidente della Società della Salute, per l’inoltro agli organi competenti (Regione ed ASL Toscana Centro).

Il nuovo rapporto instauratosi con l’amministrazione borghigiana ha portato anche all’organizzazione da parte del Comune di Borgo San Lorenzo di un Incontro Pubblico, nel febbraio di quest’anno, necessario a fare il punto sui servizi sanitari del Mugello e sullo stato dei lavori delle due importanti strutture sanitarie che insistono su questo territorio: Ospedale e Casa di Comunità.

Malgrado i buoni propositi, l’incontro si è però rivelato infruttuoso vista l’assenza sia di esponenti regionali che della Dirigenza dell’ASL Toscana Centro, unici soggetti abilitati a fornire risposte concrete nel merito.

Da allora, sulle questioni di salute è calato il silenzio, nonostante le difficoltà dei cittadini a fruire dei servizi non siano certo diminuite. Anche nell’assemblea organizzata dal PD borghigiano sulla sanità, non è stato purtroppo dato spazio a un dibattito aperto al pubblico che sicuramente avrebbe ben evidenziato le attuali criticità.

Detto questo, apprezziamo la presa di posizione che il Sindaco di Borgo San Lorenzo ha espresso in questi giorni, evidenziando una serie di preoccupazioni per i nostri servizi che come Comitato già da tempo avevamo segnalato nei numerosi incontri avuti con lui.

In particolare, ci è sembrata quanto mai opportuna la richiesta di chiarimenti in merito alla chiusura alternata delle Sale Operatorie nel periodo estivo e al “destino” dei tanti cittadini in lista di attesa per interventi programmati da diversi mesi. Altrettanto opportuna la richiesta di risposte in merito alla variante del progetto che avrebbe dovuto consentire l’installazione della Risonanza Magnetica all’interno del nostro presidio ospedaliero, che, ricordiamo, a tutt’oggi ESSERE L’UNICO OSPEDALE DELL’INTERA ASL TOSCANA CENTRO DOTATO DI PRONTO SOCCORSO E RIANIMAZIONE PRIVO DI QUESTA IMPORTANTE APPARECCHIATURA TECNOLOGICA.

Analogamente, abbiamo ritenuto importante il riferimento alla sostituzione del personale attraverso un opportuno turn over. Da troppo tempo il sistema è pressoché bloccato riguardo alle sostituzioni di operatori che escono per vari motivi (pensionamenti, cambio lavoro, dimissioni volontarie ecc.) e da troppo tempo il personale rimanente è costretto a carichi di lavoro sempre più pesanti e stressanti.

Bene quindi la richiesta di un nuovo incontro in cui siano presenti i vertici regionali e aziendali per fare finalmente chiarezza su come si intenda procedere riguardo alle attività sanitarie del nostro territorio.

Ad oggi non si può però essere ottimisti:

  • La diabetologia è stata ridotta di una unità medica,
  • Il DEA (Pronto Soccorso) vedrà a settembre una riduzione di organici che, se non adeguatamente ricostituita, porterà a una possibile riduzione di attività,
  • Il servizio di urologia non è adeguato,
  • I servizi di radiologia e laboratorio sono sottodimensionati da anni,
  • La rianimazione risulta carente di personale medico ed infermieristico,
  • Mancano dirigenti medici in medicina e pediatria,
  • Oculistica e audiologia hanno visto ridursi le ore rispetto a quelle storicamente previste e non riescono più a rispondere alla richiesta dell’utenza in tempi ragionevoli,
  • L’offerta geriatrica territoriale è insufficiente alla domanda,
  • Il personale infermieristico e OSS è ai minimi termini,
  • I medici di base hanno difficoltà a gestire massimali di assistiti sempre più ampi di utenti e a dover sopperire anche alle carenze di professionisti nei territori montani. Ciò rende sempre più labile il rapporto con i propri pazienti che rappresenta il fondamento di ogni organizzazione sanitaria pubblica.

Questi i chiarimenti che chiederemo nell’incontro pubblico, mentre una domanda la vogliamo fare ora alle istituzioni: I Sindaci e la giunta dell’Unione dei Comuni di questa Zona sapranno fare fronte comune su questa importante problematica oppure continueranno ad accettare ogni decisione imposta dall’alto?

In altre zone la strategia del fronte comune ha pagato. Vorremmo che questo avvenisse anche per il Mugello. Siamo ancora in tempo.

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