Oggi lunedì 5 maggio 2025, alle ore 12:30, a Sesto Fiorentino, nella sede del Palazzo Comunale in Piazza Vittorio Veneto, si terrà la conferenza stampa dei sindaci dell’ATO 3 per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Un appuntamento importante che segna un nuovo capitolo nella battaglia per l’acqua come bene comune, all’interno della nascente Multiutility toscana.
A intervenire saranno ben dodici sindaci delle province di Firenze, Prato e Pistoia, territori compresi nell’ambito dell’ATO 3. Tra loro:
Lorenzo Falchi (Sesto Fiorentino), Giuseppe Carovani (Calenzano), Andrea Tagliaferri (Campi Bisenzio), Leonardo Romagnoli (Borgo San Lorenzo), Edoardo Prestanti (Carmignano), Guglielmo Bongiorno (Cantagallo), Michele Rossi (Castelfranco Piandiscò), Luca Benesperi (Agliana), Daniele Venturi (Rufina), Sergio Mazzocchi (Gambassi Terme), Francesca Vivarelli (Vaiano) e Francesco Tagliaferri (Vicchio).
La proposta arriva dopo che, nel novembre scorso, i sindaci avevano richiesto approfondimenti sul futuro assetto societario di Publiacqua e ottenuto la sospensione del bando che avrebbe dovuto individuare un nuovo socio privato. Ora, con determinazione, rilanciano un’idea alternativa: una Multiutility realmente pubblica, in cui la gestione dell’acqua sia completamente in mano ai cittadini.
Secondo i promotori, questa scelta rappresenta l’unica garanzia di trasparenza, controllo democratico e tutela dell’interesse collettivo. «Parliamo di un bene essenziale, che non può essere affidato a logiche di mercato», è il messaggio che i sindaci porteranno alla stampa e all’opinione pubblica.
La proposta si inserisce in un dibattito acceso sulla governance delle utility locali e sulla necessità di modelli di gestione partecipati e non orientati al profitto. La conferenza sarà dunque un’occasione cruciale per riportare al centro del confronto politico il tema dell’acqua pubblica, nel solco di quanto già espresso nel referendum nazionale del 2011.
Un fronte compatto, quello dei primi cittadini dell’ATO 3, che chiede una svolta coraggiosa: riportare la gestione idrica nelle mani pubbliche, per restituirla alla comunità e garantirne l’accesso equo e sostenibile per tutti.