Ai singoli Comitati tuttavia potrebbe essere concessa una deroga per decidere in merito.
Resta sempre aperta l’ipotesi di consentire alle società in difficoltà di non riprendere l’attività. Con eventuale possibilità di mantenere comunque la categoria qualora fossero bloccate effettivamente le retrocessioni.
Ancora da definire i ristori per le società e il protocollo sanitario.
Insomma, lentamente ci si muove per la ripresa dell’Eccellenza, ma restano ancora alcuni tasselli da incastonare nel mosaico del massimo torneo regionale, l’unico ad aver avuto lo status di interesse nazionale.
Dialogo padre figlio.
Figlio : ciao babbo vado via.
Padre: vai a lavoro? Hanno riaperto il ristorante dove facevi il cameriere? Ma se sono chiusi per il covid?
Figlio : no vado a giocare oggi riparte il campionato di eccellenza.
La risposta del padre ve la lascio a voi.
Bravo hai reso perfettamente l idea
Auguri a tutti….
E vaiiiiiii cerchiamo di far sprofondare la nostra regione in zona rossa!!!!!!
A discapito di chi ha un attività commerciale o un ristorante o una palestra chiusa …vorrei vedere come attuano i protocolli le società dilettantistiche e poi ancora aggiungo bello il calcio dilettanti senza pubblico!!!!!! E i tamponi chi li paga? LA FEDERAZIONE ….invece se devo andare a lavorare me lo pago da solo .
Inoltre se sono un datore di lavoro devo rischiare che un mio dipendente possa prendere il covid per andare a giocare a calcio a porte chiuse ad Anghiari….o viceversa vado a prendere il covid ad Anghiari e il giorno dopo non posso andare a lavorare (magari lavoro in proprio….)
Come diceva Toto :”ma mi faccia il piacere”
Mi sembra strano che nessuno si inc…i
Buona NON vita
La vita non è certo giocare l eccellenza a porte chiuse ma molto molto altro !!!proprio per rivivere bene e liberi bisogna temporaneamente eliminare alcune cose ….
Con questa mentalità resterete sempre chiusi nella gabbia che questi pazzi hanno creato. Contenti voi contenti tutti