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Primo Podio per Mugelli

di Leonardo Romagnoli

PRIMO PODIO STAGIONALE A IMOLA PER MAX MUGELLI

 Max Mugelli

Lo aveva annunciato alla vigilia, dichiarando che a Imola c’erano le condizioni per fare una buona gara e salire sul podio e così è stato! Max Mugelli, in coppia con Francesco Sini, ha infatti concluso gara 1 al terzo posto. Discorso totalmente diverso per gara 2, in cui la vera protagonista è stata la pioggia incessante (quasi un nubrifagio!) che ha costretto il direttore di gara a interrompere la gara a metà quando da pochi minuti Francesco aveva dato il cambio al volante a Max: alla fine la coppia si classificherà in sesta posizione, anche era quinta nel momento della sospensione e con il terzo posto nel mirino.

Già dalle prove libere si capiva che poteva essere il weekend giusto per i piloti della Solaris Motorposrt che riuscivano a siglare il secondo miglior tempo. Nelle qualifiche invece, pur riuscendo ad abbassare il tempo, un po’ di traffico fa perdere alcuni decimi preziosi e Max si deve “accontentare” della settima posizione in griglia.

In gara 1 tocca a Sini partire dalla terza posizione: Francesco parte bene e conquista il secondo posto, ma deve successivamente cedere sia alla Audi di Mapelli che alla Lamborghini di Pezzucchi. Grazie ad una buona strategia ai box e agli handicap tempo, Max entra in pista in terza posizione e nel finale tenta di resistere all’assalto dell’Audi che però lo riesce a superare alla Rivazza. A fine gara sia Max che Francesco riferiscono di aver avuto qualche problema ai freni. Imola è risaputo essere uno dei circuiti in assoluto più stressanti per l’impianto frenante, e in gara stando in scia alle altre vetture che ti precedono, i freni possono surriscaldarsi eccessivamente e perdere efficienza.

Questo è stato il motivo per cui molto probabilmente Max in un punto estremamente delicato come la Rivazza (curva peraltro in discesa) non è riuscito a difendersi dall’attacco del pilota portoghese dell’Audi. Sul traguardo Max conclude la gara al quarto posto, ma i commissari a fine gara decidono di esaminare con attenzione le due Lamborghini del Team Imperiale Racing, entrambe decisamente più veloci della concorrenza in termini di velocità di punta, in alcuni giri di oltre 10 km più delle altre Lamborghini in gara. Di lì a poche ore la decisione di squalificare per non conformità tecnica l’equipaggio Pezzucchi-Venturini e dunque la coppia Mugelli-Sini sale al terzo posto. Rimane il dubbio negli appassionati e tifosi del perché sia stata squalificata una sola vettura del team e non entrambe…

Non sappiamo invece se definire gara 2 una gara vera e propria: se si fosse trattato di una partita di calcio, probabilmente l’arbitro non avrebbe fatto scendere in campo le squadre per impraticabilità del campo. Il direttore di gara decide di fare partire la gara in regime di safety car sotto una pioggia a tratti torrenziale, e il fatto che una Porsche sia andata in acquaplaning a velocità ridotta dietro la safety car la dice lunga sulle condizioni del tracciato

Moltissime le uscite di pista e i testacoda, ma per fortuna nessun danno per i piloti coinvolti: dopo appena undici giri la direzione decide di esporre la bandiera rossa e terminare la gara all’undicesimo passaggio. Se è ineccepibile la scelta di interrompere la gara, lascia molte perplessità il modo in cui è stato fatto: anziché fare entrare nuovamente la safety car e lasciare che le vetture si accodino per determinare l’ordine di arrivo, la direzione decide invece di dare la bandiera rossa e terminare cosi la gara all’undicesimo passaggio, ma prendendo per valida la classifica al giro precedente. Notevole la confusione in quei momenti con l’Audi che risulta vittoriosa mentre è ferma ai box per il cambio pilota e la Lamborghini di Pezzucchi che viene classificata seconda mentre Pezzucchi stesso è insabbiato a bordo pista (tanto che il pilota non riuscirà nemmeno ad arrivare sul podio per la premiazione). In queste condizioni proibitive, Mugelli e Sini vengono classificati in sesta posizione quado in realtà si trovavano in quinta, ma a tutti però viene attribuito solo metà punteggio perché la gara è stata completata solo per il suo 50%.

Max Mugelli_04

Max Mugelli

“Sono ovviamente soddisfatto del podio raggiunto! È stato un weekend positivo e in gara 1 abbiamo dimostrato di essere competitivi rispetto agli avversari più temibili. Forse in gara ci aspettavamo di essere più veloci, ma la perdita di efficienza frenante, forse determinata dalle alte temperature di sabato e dall’effetto scia, ci ha rallentato e sia io che Francesco abbiamo subito un sorpasso alla Rivazza, un punto in cui la frenata è decisiva. Nelle prove libere invece avevo addirittura realizzato il miglior tempo nell’ultimo settore, quello appunto dove si trova la Rivazza. Il team ha fatto come al solito un ottimo lavoro, Francesco è veloce e riesce a sfruttare al meglio le qualità dell’Aston. Siamo sicuri che saremo competitivi anche sulla altre piste a cominciare dalla prossima a Misano.

Discorso a parte invece per gara 2, dove l’unica protagonista è stata la pioggia torrenziale. Non ho mai avuto timore da quando corro, ma in questa occasione ho temuto spesso il peggio, tanto che anche dietro la safety car facevo fatica a mantenere la vettura in pista. Il rischio di andare in acquaplaning era alto ovunque e le numerose uscite lo dimostravano. Dalla settima posizione in griglia inoltre, quando la safety car è rientrata ai box, mi sono ritrovato a spingere sul gas senza nemmeno capire dove mi trovassi dato che il muro di acqua di fronte a me non mi permetteva di vedere nulla. Ho deciso di rientrare ai box appena aperta la finestra dei cambi pilota, avvertendo il team e Francesco della estrema pericolosità della pista: sino a quel momento ho pensato solo a rimanere in pista e riportare la vettura al box e, come volevasi dimostrare, il direttore di gara ha infatti poco dopo deciso di sospendere la prova. Parlando di questo, ritengo che uno dei principali compiti del direttore sia quello di decidere se si possa prendere il via o meno. A mio giudizio, ma anche secondo il parere di molti altri colleghi, domenica la nostra gara non doveva partire perché credo che la sicurezza dei piloti e dei commissari in pista passi avanti a qualsiasi altro interesse: credo che la gara dovesse essere rimandata e aspettare un miglioramento delle condizioni metereologiche, cosa che si è verificata nelle ore successive. Anche perché poi la gara ha avuto un epilogo che sfiora il ridicolo, con l’ingresso della safety seguito dall’esposizione della bandiera rossa e la classifica congelata al decimo passaggio, con alcuni piloti che hanno raccolto punti o sono saliti sul podio quando in realtà erano insabbiati in alcuni tratti del circuito. Ora spero solo che a Misano entrambe le gare si disputino su pista asciutta!”

 

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