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Moto3, Jerez: l’orgoglio di Guido Pini illumina l’Andalusia – Muñoz out fra le polemiche

di Leonardo Romagnoli

Al Gran Premio di Spagna, il talento toscano firma il suo primo piazzamento nella top-10 iridata. Amaro epilogo, invece, per il beniamino di casa travolto alla curva 6.

Doveva essere la domenica perfetta per il LIQUI MOLY Dynavolt Intact GP e, in parte, lo è stata. Perché Guido Pini, 17 anni e appena cinque gare nel Mondiale, ha mandato in visibilio il box tedesco con un settimo posto da applausi che vale il titolo di miglior rookie del round spagnolo. Sul 4,4 chilometri intitolato ad Ángel Nieto, il ragazzo di Borgo San Lorenzo ha sfoderato una partenza bruciante: dodicesimo allo spegnersi dei semafori, sesto dopo tre curve, incollato ai pezzi grossi come Rueda e Piqueras.

Giro dopo giro Pini ha tenuto un ritmo martellante, sfiorando la zona podio e dimostrando sangue freddo quando la bagarre si è fatta ruvida. «Mi sentivo a mio agio – ha raccontato – la KTM era incollata all’asfalto. Sarebbe servito un guizzo in più, ma porto a casa esperienza e punti pesanti». Pesantissimi davvero: i 9 incamerati lo proiettano al 13° posto iridato (20 pt), certificando una crescita impressionante nelle ultime tre uscite.

Se il box festeggia il suo diamante italiano, mastica rabbia per David Muñoz. Il diciottenne di Sevilha aveva confezionato un terzo tempo in qualifica da stropicciarsi gli occhi, salvo finire retrocesso in 26ª casella per un’irregolarità tecnica. Il pubblico andaluso pregustava la rimonta e il n. 64 non li ha delusi: in meno di mezzo giro aveva già guadagnato dieci posizioni. Ma alla staccata di Dry Sack, la pista si è trasformata in un flipper: toccato da due rivali, Muñoz è finito a terra senza colpe. Ha rimesso in moto, stringendo i denti, prima di arrendersi al giro 9 per i danni riportati. «Fa male cadere qui – confessa – ma il nostro passo resta da podio. A Le Mans torneremo a spingere».

Davanti, la festa è stata tutta spagnola: José Antonio Rueda ha imposto la sua legge firmando la seconda vittoria consecutiva e consolidando la leadership a quota 91, davanti al compagno di scuderia Ángel Piqueras (87). Terzo l’australiano Joel Kelso (57), ormai outsider di lusso del campionato.

Eppure, sotto il podio, i riflettori erano puntati sul giovane Pini. Sarà presto tempo di conferme, forse già fra due settimane sul leggendario Bugatti di Le Mans, dove l’azzurro sogna un altro salto di qualità. Intanto a Borgo San Lorenzo e dintorni si può sognare ad occhi aperti: il Mugello, d’altronde, dista appena un mese e il tifo tricolore scalpita.

Prossima gara: GP di Francia, 9-11 maggio – Circuito Bugatti, Le Mans.

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