Fine settimana sfortunato a Misano per Mugelli

Una candela e una foratura costringono Max Mugelli al ritiro in entrambe le gare a Misano

Si aspettava certo molto di più Max Mugelli dal weekend di Misano Adriatico, ma purtroppo due inconvenienti tecnici lo costringono al ritiro in entrambe le gare.

Nemmeno le qualifiche sono andate per il verso giusto, ma non certo per la mancanza di prestazioni: non ci piace parlare di sfortuna, ma in entrambi i giri veloci Max ha trovato traffico che lo ha notevolmente rallentato, tanto da doversi accontentare della decima posizione.

In particolare, nel suo giro migliore a fine sessione, quando il cronometro stava facendo registrare un tempo che gli avrebbe permesso di conquistare almeno la terza fila, il pilota toscano ha trovato un concorrente più lento in piena traiettoria che gli è costato più di mezzo secondo.

Poco da dire su entrambe le gare: la rimonta di Max è stata stoppata a pochi giri dalla fine dal dechappamemto del pneumatico in gara 1, mentre in gara 2 Max è costretto a tornare ai box nelle prime fasi di gara a causa di un vistoso calo di potenza del motore.

Max Mugelli

“Di certo le cose non sono andate come mi aspettavo alla vigilia. In qualifica la macchina aveva un buon bilanciamento e il quinto o sesto posto era alla mia portata, ma purtroppo proprio all’ultima curva del mio giro più veloce ho trovato una vettura lenta in traiettoria. E’ il rischio purtroppo delle qualifiche soprattutto con ben 27 vetture in pista. Al termine ero molto deluso perché per puntare a un risultato sia in gara1 che gara2 è importante entrare nei primi otto che si invertono le posizioni di partenza tra le due gare. Partire invece decimo non è mai semplice perché al via si rischia di rimanere invischiato, come è successo a me in gara 1 dove al primo giro sono transitato quindicesimo!

Avevo comunque un ottimo passo ma la rimonta che mi avrebbe portato almeno nella top ten è stata interrotta dal cedimento del pneumatico anteriore sinistro, proprio come era successo esattamente il giro prima al mio compagno di squadra nello stesso punto. Curiosa l’immagine delle nostre 2 Honda ferme a lato pista nella stessa posizione.

La nostra vettura ha un ottimo telaio ma manca un po’ di potenza rispetto in particolare a Hyundai, Cupra e Audi quindi dobbiamo usare assetti un po’ esasperati per staccare tardi e fare velocità in curva, ovviamente questo sollecita la gomma anteriore in appoggio che con temperature incredibili sull’asfalto come i 60 gradi di sabato pomeriggio non regge e cede. Cosa purtroppo già successa anche al Mugello.

Per gara 2 con i tecnici abbiamo deciso di tornare al set up del 2018 quando qui eravamo andati a podio e la macchina andava molto bene con un set up diverso ma con le stesse coperture. Ho subito guadagnato una posizione in partenza, ero in scia al gruppetto dei primi dietro al mio compagno di squadra argentino che al momento è il riferimento su questa vettura, ma poi il motore purtroppo ha cominciato a “rattare” e sono stato costretto al ritiro a causa di un notevole calo di potenza durante il quarto giro di gara. Dall’analisi dei dati il problema è stato causato dalla rottura di una candela.

Non nascondo che la delusione è tanta, credevo di ottenere un buon risultato invece torno a casa con due zeri. Devo però essere realistico, con il lockdown il programma è stato definito troppo a ridosso dell’inizio della stagione, il livello di competitività del campionato è molto alto, al momento ci sono almeno 4-5 piloti che sono più veloci di me, vuoi perché dispongono di un pacchetto tecnico migliore vuoi perché hanno provato molto prima dell’inizio della stagione, io invece dal canto mio ho bisogno di girare per migliorare il feeling con la vettura e non finire le gare non aiuta. Il prossimo appuntamento sarà ad Imola, circuito non proprio adatto alle caratteristiche delle nostra Honda ma confido nel lavoro dei tecnici e in un pizzico di buona sorte in più per ottenere quello che spero insieme ai miei sostenitori, il mio impegno sarà come al solito massimo.”

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