Fermi i campionati dilettanti fino al 14 novembre. Nuova ordinanza regionale

Il presidente della Regione Toscana Giani ha firmato una nuova ordinanza riguardante il contenimento dei contagi da Covid 19. Il provvedimento prevede restrizioni per le visite ospedaliere ma  ordina anche  il fermo di tutti gli sport di contatto a livello regionale. Giani ha preso la decisione dopo essersi consultato con le federazioni. Questo significa che anche il calcio dilettanti dalla seconda categoria all’eccellenza non scenderà in campo mentre potranno essere svolti gli allenamenti.
LO stop varrà fino al 14 novembre.

Questa la parte dell’ordinanza che riguarda lo sport

 A) A decorrere dal 25 ottobre e fino al 14 novembre 2020 sono sospese tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di contatto individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020 e svolti esclusivamente dalle associazioni e società dilettantistiche
 B) resta consentito l’allenamento per il mantenimento delle condizioni tecniche e atletiche propedeutiche allo svolgimento delle gare per i tesserati delle società e delle associazioni dilettantistiche degli sport di contatto.

Ordinanza_del_Presidente_n.96_del_24-10-2020

14 thoughts on “Fermi i campionati dilettanti fino al 14 novembre. Nuova ordinanza regionale

  1. Ora che in federazione non hanno più da”comunicare” siamo passati…ai disegnini per lo svolgimento degli allenamenti. Ma si può continuare così ….?

  2. Certo bloccare i dilettanti è più semplice farlo piuttosto che dove ci sono i soldini e tanti interessi. Però vedere i comunicati che ,la scorsa settimana riportava ben 18 partite rimandate(senza contare le giovanili), e questa settimana quasi altrettanto e con società che vedevano ritirarsi alcuni giocatori per il timore di compromettere il lavoro(leggi Grevigiana) per causa della quarantena, allora è bene riflettere : giocare a tutti i costi e magari ritrovarsi campionati falsati per tante partite rimandate e compagini ridimensionate,forse sospendere tutto ,nella speranza che l’ondata si attenui,mi sembra la logica soluzione perchò il calcio dilettantistico torni a misurarsi sempre e solo sul campo.

  3. In quanto parte del movimento calcistico mugellano, scrivo per testimoniare la mia contrarietà rispetto a questa ordinanza del presidente Giani. Le decisioni, in particolar modo quelle che riguardano direttamente migliaia di giovani iscritti e centinaia di storiche società del nostro territorio, non possono essere assunte sulla base di umori del momento: bensì, devono essere proporzionate alla concreta pericolosità per gli atleti dell’attività sportiva: sappiamo da molti studi ormai che la letalità per infezione da SarsCov2 in persone sotto i 50 anni è praticamente nulla. Pochissimi sono stati i focolai di contagio dovuti poi a detta attività, anche per merito delle società che si sono attenute, anche con costi e disagi non trascurabili, a protocolli e regole che avevano la funzione di scongiurare appunto la chiusura e l’interruzione delle manifestazioni. A cosa sono valsi questi sacrifici?
    E’ una misura davvero proporzionale? O si tratta solamente di una delle moltissime azioni politiche e burocratiche che l’amministrazione pubblica ha messo in campo per sollevarsi da responsabilità e guadagnare consenso. Confessino, confessino che l’attività sportiva, la passione, la valvola di sfogo di migliaia di persone è interrotta senza valide e, appunto, proporzionali ragione scientifiche: gli iscritti hanno il diritto di saperlo.
    Quanto andrà avanti tutto questo? Quando potremo tornare sui campi di calcio? Continueremo a passare tra le mura di casa tutte le domeniche fino a che non troveremo un vaccino? E se non dovessimo trovarlo a breve?

    Lo sport, come tantissime altre cose che sentiamo scioccamente chiamare “non essenziali” non può essere la vittima di giochi politici. Si torni ad affrontare la realtà razionalmente e con lungimiranza.

    • …STA BONO VENVIA TORTELLO TU VOI FARE I SERIO OGGI !!?? TUTTI A CASA E BONI BONI QUI NON SIAMO IN SERIE A ….!!!

      • Londese, come va il campionato di prima? Ah, siete ancora in seconda? No è che dalle chiacchere che facevate all’inizio dell’anno scorso credevo sareste saliti agevolmente.

    • Londese, devi ringraziare Radio Mugello che mette a disposizione questo blog a titolo gratuito. Normalmente per leggere un intervento di tale qualità analitica e linguistica, che è difficile trovare anche nella stampa nazionale, dovresti pagare o essere abbonato.
      A Roby voglio solo aggiungere che il campionato è già falsato nel momento in cui inizia, abbiamo società economicamente molto ridimensionati ed altri invece no e per tanti altri motivi.

      • Guarda Mix,falsati dall’inizio ? Ti posso assicurare(sono un dirigente di una società) che a giugno TUTTI piangevano per sagre mancanti o per mancati introiti dei tornei giovanili. Eppure a fine agosto NON si trovava un giocatore buono/discreto perchè già accaparrati dalle società che piangevano.Anche noi, anche se partiti in ritardo, essendoci andati via 3 giocatori (per soldi), abbiamo cercato di sostituirli incontrando molte difficoltà perchè tanti si erano già accasati.Seppure da tanti anni nel calcio non mi posso che stupire di tanta volubilità….

    • E’ meglio se il Tortello tu lo mangi!! I dilettanti fanno bene a fare festa.. lasciando fare il discorso del cazzo che hai fatto… all’imbianchino, fornaio, idraulico, meccanico che gioca in una seconda categoria la possibile quarantena dovuta ad un contatto con un tizio positivo che gioca in una squadra a caso.. che gliela paghi te? c’è gente che si espone ad un rischio troppo alto per le categorie in cui giochiamo… purtroppo noi di calcio non ci si campa

      • Visto che mi chiedi la mia opinione a riguardo, è sbagliata la stessa politica di quarantena, in particolar modo sugli asintomatici. Quindi è vero, è un rischio giocare a calcio, ma quanti positivi ci sono stati finora a causa del calcio? Relativamente pochi atleti lo sono risultati, e non è detto lo siano stati per via dell’attività sportiva (infatti i contagi avvengono quasi esclusivamente in famiglia o a lavoro).
        Non dico che il calcio dilettantistico non si può fermare, dico solo che non si prendono decisioni drastiche che non siano motivate da un minimo di analisi e di dati. E come il calcio ci sono altri sport, altre attività (teatri, cinema, ristoranti dopo le 18…) che hanno abbassato la serranda. E molte non potranno riaprire.

        • Certo.. Chiudiamo i bar, ristoranti e pub ma facciamo giocare una partita di dilettanti.. E te lo. Dice uno che ha giocato 17 anni nei dilettanti e tuttora seguo la squadra del mio paese.. Ma. Ora giocare a calcio nei dilettanti è davvero impossibile.. Pensiamo alla salute dei ragazzi e di chi gli circonda e pensiamo a altre priorità.. Come il lavoro..

      • Concordo con te.Giocatori che anche lavorano non possono rischiare il posto di lavoro per una quarantena che si potrebbe ripetere anche per altri. Meglio aspettare il 24 novembre e vedere se si potrà continuare,altrimenti restituire i soldi alle società per iscrizioni e tesseramenti e sospendere l’annata.