Ascolta Contropiede speciale dell’8 febbraio

Quando ripartiranno i campionati dei dilettanti? Cosa succederà in Eccellenza? Quali difficoltà stanno incontrando le società sportive? Cosa possono fare gli enti locali? A queste domande rispondono il presidente della Federazione Paolo Mangini, Andrea Agatensi della Fortis, Massimo  Innocenti della Rufina, Andrea L’Abbate dell’almanacco del calcio toscano e Gabriele Timpanelli assessore allo sport di Borgo san Lorenzo.

4 thoughts on “Ascolta Contropiede speciale dell’8 febbraio

  1. Tutti vogliono ripartire ma mi dite dove sono le condizioni per far ripartire il calcio dilettanti, ripartire vorrebbe dire aumentare le probalità di ritornare in zona rossa e problemi per chi lavora davvero… sarebbe meglio ripartire a settembre anche perchè comunque il campionato non sarebbe regolare per forza di cose …
    poi capisco che quelli che si sentono Antonio Conte e Moggi di noiattri cerchino per interesse proprio di ripartire senza pensare che c’è una pandemia in corso ……. e fanno bene dal loro punti di vista se c’è chi si diverte a buttare via i soldi.
    Come dice un mio caro amico “tutti se l’aggiustano per se!!!!”

  2. Molto interessante la trasmissione e qui di seguito alcune mie riflessioni. Sembra che la ripartenza dei campionati di Eccellenza sia legata principalmente al costo di euro 10,00 per tampone a persona. Mancando solo 10 partite si tratta di euro 100,00 a persona. Credo che sia un importo che possa essere tranquillamente decurtato dai rimborsi ai giocatori e vista la voglia di giocare non posso pensare che un giocatore rinunci a giocare una partita per euro10 in meno. Inoltre concordo con chi dice che almeno una retrocessione ci vorrebbe, aggiungo meglio non diretta ma con play out, per rendere il campionato più combattuto. Per me sarebbe anche importante avere la presenza del pubblico.
    A chi spesso diceva nella trasmissione “oggettivamente” dico che solo i numeri della pandemia possono dire le decisioni da prendere. Vaccinati gli over 80. RSA e le persone con patologie gli ospedali saranno completamente vuoti e non ci saranno finalmente più decessi. Anche se un giocatore sarà positivo, non trasmetterà il virus a persone che rischiano la vita.
    Si giocherà solo quando ci sarà l’immunità di gregge? Ma questa non ci sarà mai con il vaccino. In una squadra di 20 ragazzi di sicuro non si vaccinerà almeno il 70% dei giocatori per raggiungere l’immunità. I numeri attuali della nazione Israele dicono che hanno già vaccinato 80% degli over 60, con conseguente svuotamento degli ospedali e drastica riduzione dei decessi. Attualmente il 50% dei positivi sono bambini o adolescenti. Non voglio annoiarvi ulteriormente ma dico solo: Guardate i numeri e Andate a giocare. Ad inizio Aprile si potrebbe, campagna vaccinale permettendo tornare a giocare con i campionati che finirebbero fine giugno. Si tratta di giovani fisicamente sani e senza patologie che non rischiano niente per la salute causa Covid e il prossimo campionato , meglio da settembre si potrà svolgere finalmente in maniera regolare con formule classiche.