Sara Cerrini – la maestra che inventò un metodo di insegnamento scolastico

Sara Cerrini – la maestra che inventò un metodo di insegnamento scolastico

Domenica 21 giugno avrebbe compiuto 100 anni

Il ricordo per una  protagonista della vita culturale nazionale

Sara Cerrini Melauri, la maestra protagonista del rinnovamento pedagogico della scuola elementare dell’immediato secondo dopoguerra, avrebbe compiuto 100 anni domenica 21 giugno.

L’associazione “Il Paese sulla Collina – Sara Cerrini”, insieme al Comune di Pontassieve avrebbe dovuto ricordare questa data con un convegno e una mostra a lei dedicata per valorizzare l’esperienza dell’insegnamento elementare condotto da Cerrini Melauri nella piccola scuola di Doccia.

La maestra, scrittrice e pittrice Sara Cerrini Melauri fu protagonista insieme a Mario Lodi e Bruno Ciari, di una vera stagione di rinnovamento per le metodologie di insegnamento scolastico, un metodo vicino al “movimento di cooperazione educativa” che aveva come modello Célestin Freinet fautore di una scuola attiva e propositiva che insegnava ai bambini a partire dalla vita reale e dall’osservazione naturale per conoscere le cose procedendo sostanzialmente per tentativi ed errori. Un metodo che vuole formare cittadini consapevoli, capaci prima di pensare e di guardare oltre e che ancora oggi affermano il concetto di libertà. Un metodo nasce da una ricerca dalla capacità di sperimentare e di portare avanti un’idea al servizio delle giovani menti e che negli anni è stato modello di riferimento per l’insegnamento nell’intera nazione.

Questa sua esperienza di insegnamento, dal 1951 al 1965, fu “scuola di vita per i giovani studenti di Doccia, frazione collinare del Comune, dove la maestra scelse di insegnare. Tutto il suo materiale didattico – comprendente i  suoi scritti, saggi di pedagogia e poesie – fu poi donato all’associazione Paese sulla Collina che tuttora lo conserva e che sarebbe stato oggetto di  questa iniziativa per ricordarla.

Sara Cerrini è  un personaggio importante non solo per la comunità di Pontassieve – spiega il Vicesindaco di Pontassieve Carlo Bonima anche una protagonista della vita culturale nazionale, una donna che ha fatto del suo metodo di insegnamento uno dei più innovativi e all’avanguardia applicato. I suoi scritti  ed il suo insegnamento sono conservati e tramandati da anni grazie all’attività dell’associazione a lei dedicata che, sotto la guida Mara Fiesolani, porta avanti con tenacia e professionalità i valori di questa persona che ha scelto Pontassieve per donare il frutto dei suoi studi e delle sue ricerche”.

Da ricordare anche negli anni recenti il lavoro di ricerca sulla “maestra di Doccia” realizzato da Gianna Borghini e raccolto nel libro “Un piccolo borgo, una grande idea”, un volume che ripercorre in maniera articolata, ma al tempo stesso chiara e ricca di riferimenti, l’insegnamento della Cerrini e che porta ad apprezzare una esperienza di vita che ha dato un senso rivoluzionario ad uno degli aspetti più importanti in una società democratica, ovvero l’insegnamento.

 

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