Retrospettiva dedicata ad Augusto Chini a Villa Pecori Giraldi fino al 15 gennaio

Augusto Chini

“Retrospettiva proiettiva”

Una mostra CHINI MUSEO

A cura di Alessandro Cocchieri e Gilda Cefariello Grosso

Con il contributo: Regione Toscana

9 OTTOBRE 2022 | 15 GENNAIO 2023

CHINI MUSEO – VILLA PECORI GIRALDI – PIAZZALE LAVACCHINI N.1 BORGO SAN LORENZO – FIRENZE

 

E’ aperta a  Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo  la mostra dedicata ad Augusto Chini dal titolo “retrospettiva proiettiva”.

L’allestimento propone una raccolta antologica del lavoro di Augusto Chini, da quando è entrato a lavorare nella Manifattura di famiglia e fino a quando ne ha assunto la direzione artistica, con le opere suddivise per temi e anni.

La mostra è curata da Alessandro Cocchieri e Gilda Cefariello Grosso e vuole presentare al pubblico un altro valente artista della famiglia Chini.

Nei lavori di Augusto Chini è possibile costruire la narrazione di usi, costumi, economie e vizi di un paese, l’Italia, dagli anni Trenta sino agli anni Novanta del Novecento. Stili, gusti, segni e persino i simboli di sessanta anni di storia prendono forma nell’intuito dell’artista e nelle sue creazioni.

 

Augusto Chini

Figlio di Chino, nasce a Firenze nel 1904. Si diploma alla Scuola d’Arte di piazza Santa Croce a Firenze, dove ha come maestro Libero Andreotti. Sempre nella stessa città frequenta l’Accademia di Belle Arti seguendo gli insegnamenti di Domenico Trentacoste. Il suo ruolo nella Manifattura San Lorenzo è quello di modellatore. Assieme al fratello Tito, cerca di dare una nuova impronta alla produzione ideando nuovi esemplari con un repertorio decorativo e strutturale ben diverso da quello di Galileo. È autore delle piccole plastiche che ornano i vasi del periodo successivo al 1920. A lui sono dovute numerose realizzazioni per allestimenti di esposizioni come quella di Parigi del 1925, dove, per il padiglione italiano, modella gli ornamenti del soffitto ideati da Galileo.

All’esposizione di Anversa del 1930 è autore del decoro costituito da grandi palme stilizzate per il portale del padiglione delle colonie. Fino alla morte, avvenuta nel 1998, ha continuato a svolgere, a Borgo San Lorenzo, assieme al figlio Vieri, una considerevole attività nel settore ceramico.

 

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