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Venerdi d’Eresia – Niccolò Tucci e Debora Giorgi presenteranno le loro opere

di Leonardo Romagnoli
Niccolò Tucci e Debora Giorgi presenteranno le loro opere La luna in fiore e Girovago in casa mia venerdì 25 ottobre 2024 ore 21 Biblioteca Ronta del Mugello (Via Faentina n° 46 – Ronta). Ingresso libero.Dopo il saluto introduttivo a cura di un rappresentante della Sezione Soci Coop di Borgo San Lorenzo e di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Borgo San Lorenzo. Modera il Direttore Artistico Ezio Alessio Gensini (Vice-Presidente dell’Associazione Culturale I colori delle stelle). Interventi a cura di Sandra Vigiani.

Niccolò Tucci

La luna in fiore di Niccolò Tucci è una raccolta di cento haiku, brevi e delicati componimenti poetici giapponesi, che catturano la bellezza e la fugacità della natura e delle piccole cose. Suddivisi nelle classiche quattro stagioni più una sezione di haiku “muki”, privi di riferimenti stagionali, gli haiku di Niccolò Tucci colgono magici istanti in cui una foglia, un fiore, un tramonto rivelano improvvisi squarci di verità.

Ogni immagine è un attimo di purezza, introspezione e stupore di fronte alla vita, reso con estrema essenzialità in soli tre versi. Un invito a riscoprire la meraviglia del mondo attraverso
piccoli impercettibili dettagli. Con illustrazioni minimaliste di Massimo Buccioni e la traduzione giapponese di Matteo Contrini. Un suggestivo viaggio poetico attraverso le stagioni interiori ed
esteriori_. Niccolò Tucci è nato a Borgo San Lorenzo nel 1996. Laureato magistrale in Filosofia del Mondo Contemporaneo a Milano.
Nel 2020 ha pubblicato il saggio Platone incatenato. Il mito dell’inizio tra oralità e scrittura.

Debora Giorgi

Girovago in casa mia di Debora Giorgi è una raccolta poetica che esprime un momento di passaggio. Nata in un periodo di transizione dove le esperienze del passato non soddisfano più e il nuovo non è ancora arrivato a riempire lo spazio rimasto vuoto. La frattura è il legante
che tiene insieme l’esperienza autobiografica di quest’opera; come l’angelo cacciato dal paradiso c’è insieme la ricerca di se e il suo ritrovamento lasciato un giorno da qualche parte nell’infanzia.

Sono molti i riferimenti all’interno dell’opera di questo particolare momento della vita. La citazione iniziale di Jean Cocteau e Giovanni Pascoli, esprime da un lato il potere “veggente” del fanciullo, perché privo di sovrastrutture e dall’altro la perdita di questa leggerezza, che
l’adulto rimpiange e il poeta tenta di tenere in equilibrio tra il reale e l’ideale, in una lotta all’ultimo sangue.
Ad ogni modo è la vita la protagonista assoluta, il rapporto tra se e gli altri, la necessità di
imparare ad accettare noi stessi e trovare il modo di amare, perché come cito dalla poesia “Vita” qui inclusa: Vita/ io ti possiedo già;/ è il modo di amarti/ che mi manca. La poesia diventa il mezzo di contatto con il mondo esterno, nel tentativo che non rimanga isolata in
una funzione terapeutica personale, ma diventi discussione collettiva attraverso una scelta stilistica e quindi opera d’arte. Fare dell’arte/ la vita/ per non possedere della vita/ l’arte… citazione dalla poesia
“Il mio incapace”, è la spinta attiva dell’anima nel mondo che utilizza il proprio mezzo espressivo privilegiato per vestirsi e partire tentando di far pace con l’amore non corrisposto. Debora Giorgi pubblica la prima raccolta poetica “Il vizio di pensare” nel 2007 con la casa editrice romana “il Filo”.
Partecipazione al concorso “Parole in Fuga” con la casa editrice. “Aletti” e inserimento come finalista nell’omonima antologia. Partecipazione al concorso “Cet scuola autori di Mogol” e inserimento nell’omonima antologia poetica. Partecipazione al concorso Habere Artem con la casa editrice “Aletti” e inserimento come finalista nell’omonima antologia.

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