Microscena torna a scaldare le serate primaverili con un calendario di appuntamenti imperdibili. Tre serate, tre linguaggi diversi, un unico filo conduttore: l’emozione condivisa dal vivo. Si parte con la comicità irriverente, si passa per il teatro contemporaneo e si chiude con un incontro tra letteratura e musica. Ecco tutti i dettagli!
Venerdì 18 aprile ore 21:15 – “Ognuno… Ognuno!” di e con Coch.Ma
Una pièce musicomica che racconta la storia di Damiano, la pecora nera della famiglia Longhi. Mentre tutti i suoi parenti sono disabili “di professione”, lui sogna di diventare cantante. Il nonno, capofamiglia burbero e pragmatico, è stufo di vederlo bighellonare e escogita soluzioni al limite dell’assurdo per ottenere al nipote una certificazione di disabilità. Un ritratto tragicomico e surreale che riflette con ironia su sogni, appartenenza e normalità.
Venerdì 9 maggio ore 21:15 – “Modernità e Radici” di Pietro Dreoni e Beatrice Niccolai
Torna a grande richiesta questo spettacolo che mette a confronto il mondo contemporaneo con le radici più profonde della nostra identità. Un viaggio tra parole, musica e pensieri che invita il pubblico a riflettere sul presente senza dimenticare da dove veniamo. Un’occasione per ritrovare sé stessi attraverso l’arte, la memoria e lo sguardo critico sul quotidiano.
Sabato 17 maggio ore 21:15 – “La mente… la voce… il canto” con Numa Nardoni e Leonardo Ignesti
Una serata speciale tra lettura e musica. Numa Nardoni presenta il suo nuovo libro, nato dall’esperienza didattica con un allievo speciale. Insieme a lui, Leonardo Ignesti accompagna il racconto con un live acustico che rende l’incontro ancora più coinvolgente.
“Lo scopo del libro – racconta Nardoni – è lasciare qualcosa su cui riflettere anche dopo l’ultima pagina. Sarebbe già una grande vittoria.”
L’autore sottolinea quanto sia fondamentale, nel mestiere dell’insegnante, la sensibilità umana: “Un bravo docente non è solo esperienza e tecnica. Serve intuito, empatia, capacità di leggere l’animo di chi hai davanti. Serve talento umano, prima ancora che artistico.”
Tre appuntamenti da segnare in agenda per chi ama il teatro fuori dagli schemi, le storie che fanno pensare e le emozioni che solo il contatto diretto con gli artisti sa regalare.
Microscena vi aspetta: piccoli spazi, grandi visioni.
