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Polcanto cammina nella memoria: storia, natura e comunità si incontrano sui sentieri della Resistenza

di Leonardo Romagnoli

Una passeggiata tra i boschi può trasformarsi in un viaggio nella storia, se il sentiero che si percorre è intriso di memoria e racconti condivisi. È quello che è accaduto sabato 7 giugno a Polcanto, frazione del comune di Borgo San Lorenzo, dove l’associazione Ellera ha inaugurato un ciclo di eventi intitolato “Intrecci di comunità” con una camminata che ha saputo unire natura, memoria e partecipazione.

La prima tappa di questa iniziativa si è rivelata un vero successo, sia in termini di contenuti che di partecipazione. Il percorso scelto, tra Tassaia e Monte Senario, si è rivelato non solo suggestivo dal punto di vista naturalistico, ma anche e soprattutto carico di significato storico. Un tracciato che ha permesso di riannodare i fili della memoria attraverso sei soste in luoghi simbolo, teatro di episodi cruciali accaduti durante gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale.

Ogni tappa è stata accompagnata da una narrazione coinvolgente che ha fatto rivivere momenti di dolore, resistenza e speranza, riportando alla luce storie spesso dimenticate. Il bosco, silenzioso testimone del passato, si è trasformato così in un’aula a cielo aperto, dove la memoria collettiva ha preso forma grazie alle voci narranti e all’ascolto attento dei partecipanti.

A colpire maggiormente è stata però la grande affluenza: la camminata ha visto la partecipazione di persone di tutte le età, con una presenza particolarmente significativa di giovani. Tre generazioni si sono ritrovate a camminare insieme, a condividere racconti, domande e riflessioni. Un raro esempio di comunità intergenerazionale che si ritrova e si riconosce nella storia del proprio territorio.

“Una camminata per non dimenticare”, recitava la locandina dell’evento. E lo spirito era proprio questo: trasformare il camminare in un gesto consapevole, un passo alla volta verso una maggiore conoscenza di sé e degli altri. Un modo concreto per tenere viva la memoria e trasmetterla a chi non l’ha vissuta direttamente.

Con questa iniziativa, Ellera non ha solo proposto una semplice escursione, ma ha costruito un’occasione di riflessione collettiva. Ha ricordato, con sobrietà e autenticità, quanto la memoria sia un pilastro fondamentale per leggere il presente e costruire un futuro più consapevole. Il contatto con i luoghi, l’ascolto delle storie, il confronto tra generazioni hanno contribuito a dare profondità all’esperienza, trasformandola in qualcosa di più di una semplice camminata.

Quello che si è vissuto a Polcanto è stato un momento di cultura diffusa, che ha portato la storia fuori dai libri e l’ha restituita alle persone, rendendola viva, concreta, vissuta. Un approccio che valorizza il territorio e lo rende spazio di narrazione, scambio e crescita condivisa.

Ellera, con “Intrecci di comunità”, ha voluto lanciare un messaggio forte: la memoria non è un fatto privato o relegato alle cerimonie ufficiali, ma un patrimonio comune che si custodisce e si rinnova solo attraverso il coinvolgimento attivo delle persone. E in questo primo appuntamento ha dimostrato che il desiderio di conoscenza, di condivisione e di appartenenza è ancora molto vivo.

L’iniziativa, che rientra in un calendario più ampio di eventi, punta a rafforzare il legame tra gli abitanti del territorio e la loro storia, promuovendo occasioni di incontro, confronto e valorizzazione delle radici comuni. Una scommessa culturale e sociale che parte dai sentieri ma guarda lontano.

A Polcanto si è camminato nella memoria, ma si è anche tracciato un sentiero nel presente, fatto di relazioni, ascolto e consapevolezza. Un esempio concreto di come la storia possa ancora parlare alle persone, coinvolgerle e unirle. E, come spesso accade quando le idee sono autentiche, il risultato è stato spontaneo e partecipato.

In un’epoca in cui la frenesia spesso allontana dalla riflessione e dalla conoscenza profonda del territorio, iniziative come questa rappresentano una boccata d’aria fresca, una pausa che permette di rallentare e guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda.

La speranza, ora, è che l’entusiasmo e la partecipazione registrati in questa prima uscita possano accompagnare anche i prossimi appuntamenti. Se il buongiorno si vede dal mattino, a Polcanto si sta preparando un cammino ricco di significato, da percorrere insieme.

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