Come da rituale, lo spettacolo pirotecnico si aprirà con il volo della “colombina”, un razzo travestito da colomba che, lanciato dalla sommità della chiesa di San Martino, percorrerà un cavo fino al carro sistemato davanti all’ingresso. Una volta arrivata a destinazione, darà fuoco alla miccia e… via con luci, scoppi e applausi.
Una storia che affonda le radici negli anni ’30
La tradizione dello Scoppio del Carro affonda le sue origini nei primi decenni del Novecento. Tutto nacque per iniziativa di un gruppo di rufinesi che, alla vigilia di Pasqua, idearono un rudimentale ordigno chiamato “Berta”, ispirato all’attrezzo dei fabbri usato per schiacciare il ferro incandescente. La “Berta”, issata sugli alberi della piazza, veniva fatta precipitare su una serie di petardi ricavati dalle capsule dei fiaschi di vino. Il boato si propagava per tutto il paese, innescando stupore e divertimento.
La Seconda guerra mondiale mise temporaneamente fine al rito, ma nel dopoguerra la tradizione riprese nuova forma: i petardi vennero montati su un carro a due ruote, e da allora l’appuntamento è diventato sempre più partecipato e scenografico, senza mai perdere il suo spirito goliardico e popolare.
Tutto pronto per la notte del 19 aprile
Il grande evento prenderà il via sabato 19 aprile alle ore 23.00 in piazza Umberto I, che sarà chiusa al traffico (divieto di sosta e transito) dalle 16:00 del 19 aprile fino alle 02:00 del 20 aprile per consentire lo svolgimento della manifestazione in sicurezza.
L’invito è aperto a tutti: cittadini, famiglie, curiosi e turisti. Per chi volesse saperne di più o restare aggiornato, tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Comune di Rufina e sui canali social ufficiali Facebook e Instagram.
🔔 Una notte di tradizione, storia e comunità. Perché a Rufina, il cuore della Pasqua batte a ritmo di scoppi.
