(nessun essere umano è illegale)
Un libro-testimonianza straordinario, che ci parla di quello che l’Italia e l’Europa non vogliono sentire e vedere, emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da due giornalisti che da anni portano all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di Tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in Libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura: donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto.
I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, ma non c’è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità: l’inferno esiste ed è in Libia
nel corso di una serata che si compone di altri momenti di interesse:
dalle 20 buffet di finanziamento (con cous cous e golosità varie)
- LINGOYE KAFFO in concerto:
musica tradizionale dal Mali e dal Gambia
- Donne d’Africa, foto di Francesco Noferini
L’iniziativa è realizzata dall’associazione culturale Arzach