C’è un filo rosso – o meglio viola, come i tramonti sull’Appennino – che unisce la musica d’autore all’arte rinascimentale e ai boschi secolari del Parco Mediceo di Pratolino: è il Musart Festival 2025, la rassegna che torna a infiammare l’estate fiorentina con un programma da record. Dal 17 al 27 luglio sul palco allestito davanti al Colosso dell’Appennino sfileranno sette nomi di punta della scena italiana e internazionale, a cui si aggiunge un concerto-all’alba in uno dei cortili più suggestivi del centro storico. Tra gli ospiti: Giovanni Allevi con l’Orchestra Sinfonica Italiana, la voce graffiante di Loredana Bertè, la poesia di Roberto Vecchioni, l’eleganza indie-pop di Diodato, il ritorno in grande stile di Nino D’Angelo, la reunion dei Gatti Mézzi e la new entry dell’ultima ora, Manu Chao in versione “Ultra Acoustic”. Gran finale in notturna con il pianista Alessandro Galati nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti.
Line-up completa e date
Data | Artista | Note salienti |
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17 luglio | Nino D’Angelo | Inaugura il festival con i classici napoletani e le hit pop degli anni Duemila. |
18 luglio | Diodato | Live dal climax ascendente: voce e chitarra che si fondono con loop e arrangiamenti elettronici. |
19 luglio | Giovanni Allevi & Orchestra Sinfonica Italiana | Prima assoluta del “Concerto MM22” per violoncello, accompagnata dalle testimonianze delle ingegnere aerospaziali Amalia ed Elvina Finzi. |
21 luglio | Loredana Bertè | Tappa del tour “50 da ribelle”, fra inni femministi e rock senza filtri. |
23 luglio | Roberto Vecchioni | Ritorno “a grande richiesta” dopo il sold-out 2024: un set destinato a protrarsi fino alle prime luci dell’alba. |
24 luglio | Gatti Mézzi | Reunion fra swing, vernacolo toscano e teatro-canzone: prima data del tour estivo. |
26 luglio | Manu Chao | Unica data toscana: set acustico che ripercorre trent’anni di carriera, da “Clandestino” a “Mala Vida”. |
27 luglio – ore 4:45 | Alessandro Galati | Concerto-all’alba nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti, nel cuore di Firenze. |
Un luogo che incanta: il Parco Mediceo di Pratolino
Spostato tre anni fa dalla monumentale piazza della Santissima Annunziata al Parco Mediceo di Pratolino, patrimonio UNESCO, il Musart ha trovato una cornice capace di coniugare fresco serale, acustica naturale e paesaggio d’autore. Prima di ogni spettacolo il pubblico potrà partecipare a visite guidate tra i sentieri, con tappa immancabile all’imponente statua del Colosso del Giambologna. Un modo per trasformare il live in un’esperienza immersiva che fonde musica, arte e natura.
Le parole degli artisti
«Questa estate mi concedo solo quattro date, tutte orientate alla bellezza – spiega Giovanni Allevi –. A Firenze debutterà il mio nuovo concerto per violoncello, scritto mentre lottavo contro il mieloma multiplo: un inno alla rinascita».
«Sembra di essere su Marte – confessa Roberto Vecchioni –. Quando trovo il mio pubblico parto per un viaggio che finisce solo quando spunta il sole».
«Non vedo l’ora di suonare in un contesto così unico – interviene Loredana Bertè in collegamento video –. Preparatevi a una notte di graffi e libertà».
«A me piace suonare con i luoghi – aggiunge Diodato – e il Parco di Pratolino è pura magia».
«Strusceremo la mano al Colosso perché ci protegga dal pubblico fiorentino» ironizzano i Gatti Mézzi, pronti a riportare in scena il loro cabaret swing dopo sette anni di pausa.
Dietro le quinte: istituzioni e sponsor
Il festival è prodotto dall’Associazione Musart, con il sostegno decisivo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Vaglia. Alla regia artistica c’è Stefano Senardi, mente eclettica capace di far dialogare pop, world music e colonne sonore. Sul versante logistico, la partnership con AT – Autolinee Toscane assicurerà un servizio di navette dedicate dai parcheggi limitrofi, mentre Trenitalia studia agevolazioni per chi arriva in treno. Tra gli sponsor tecnici: Publiacqua, Chianti Banca, Unicoop Firenze, Sammontana e la Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano.
Sara Funaro, sindaca della Città Metropolitana di Firenze, sottolinea il “valore aggiunto di portare la grande musica fuori dal centro storico, in un luogo che il pubblico vorrà riscoprire anche durante l’anno”.
Eugenio Giani, presidente della Regione, parla di “un mix virtuoso che unisce cultura diffusa e tutela del patrimonio”.
Patrizia Vanghi, sindaca di Vaglia, saluta l’evento come “motore turistico per tutto il Mugello”.
Biglietti, accessibilità e servizi
I tagliandi sono disponibili su www.musartfestival.it, TicketOne e nei punti vendita BoxOffice Toscana. Prezzi variabili dai 25 ai 65 euro a seconda del settore, con riduzioni under 25 e pacchetti “family & friends”. Il festival conferma:
- Area food & drink a km 0, con menu toscani e opzioni vegetariane.
- Servizi per persone con disabilità: posti dedicati, parcheggi riservati e assistenza in loco.
- Ingresso pet-friendly per cani di piccola taglia al guinzaglio (escluso il concerto-all’alba).
- Navette continuative post-show verso i parcheggi P1 e P2 e la stazione di Firenze-Campo di Marte.
Turismo slow e green
Musart 2025 sposa la filosofia del turismo slow: biglietto del concerto in tasca, scarpe comode per la passeggiata pre-evento e, magari, una notte in agriturismo per chi viene da fuori provincia. Grazie alla collaborazione con Toscana Promozione Turistica, sul sito ufficiale è già online una sezione “experience” che suggerisce:
- Wine tour sulle colline del Chianti Rufina.
- Trekking “Sui passi del Giambologna” lungo i viali alberati di Pratolino.
- Visite guidate al Museo dell’Istituto degli Innocenti prima del concerto-all’alba.
- Pacchetti “Musart + Terme” in Mugello per chi cerca relax post-live.
Perché non perdere l’edizione 2025
- Cartellone trasversale: dal neomelodico di Nino D’Angelo al patchanka multilingue di Manu Chao.
- Location patrimonio UNESCO che trasforma un live in un viaggio culturale.
- Unica data toscana per le tournée di Allevi e Manu Chao.
- Concerti-esperienza: visite guidate, food-truck a filiera corta, incontri con gli artisti.
- Concerto-all’alba nel cuore di Firenze, imperdibile per chi ama l’incanto delle prime luci del giorno.
Con la decima edizione, il Musart Festival conferma la sua vocazione di ponte fra generi, generazioni e paesaggi. Che siate fanatici della melodia partenopea, nostalgici del cantautorato anni Settanta o globetrotter dell’indie latino, Pratolino offre un palco su cui ogni emozione trova la sua cassa di risonanza: la notte si accende, il bosco ascolta, la musica racconta.
