Lo sciopero per il clima venerdi 27 settembre

Una crisi climatica e ambientale senza precedenti, già visibile in Italia

La temperatura media della Terra è già aumentata di 1°C rispetto all’epoca pre-industriale; le alluvioni sono aumentate del 400%, i picchi di temperature estreme del 200%, così come gli eventi meteorologici estremi, tempeste forti, nevicate e grandinate. Il livello del mare è già salito di 23 cm. Se non agiamo subito continuerà ad aumentare e Venezia finirà  sotto il livello del mare nei prossimi 100 anni. In Italia, i ghiacciai alpini hanno perso negli ultimi 100 anni il 50% della loro copertura e i ghiacciai sotto i 3500 metri sono destinati a scomparire nei prossimi 20-30 anni. Tutto questo ha enormi impatti economici, inclusi quelli nel settore dell’agricoltura.

Chi si occupa di finanza e assicurazioni vede come rischi più probabili nei prossimi anni i danni derivanti da eventi estremi, i disastri naturali, il fallimento delle politiche di mitigamento, la perdita di biodiversità. Tutto questo ha già determinato ingenti perdite economiche, e soprattutto ha arrecato gravissimi danni ambientali e sociali.

Tra le prime cause dell’emergenza climatica spicca la produzione alimentare. L’agroindustria, è ad oggi responsabile per circa un terzo delle emissioni nocive prodotte a livello globale, oltre ad essere tra i primi fattori di inquinamento delle falde acquifere, della terra e dell’aria. I pesticidi ed i fertilizzanti utilizzati in agricoltura si disperdono negli ecosistemi circostanti, con effetti devastanti sugli equilibri naturali e sulla salute. Le aziende, i governi e le multinazionali dell’agribusiness portano avanti un modello economico che guarda sempre solo ai profitti e mai all’ambiente ed alle persone. Non possiamo continuare ad accettare che il nostro cibo e le nostre risorse primarie vengano prodotti in questo modo e che i nostri territori vengano ancora depredati e contaminati.

Lottiamo per il nostro futuro e non ci fermeremo

Cosa dobbiamo fare? La scienza ci dice che gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra indicati nell’Accordo di Parigi sono insufficienti. Dobbiamo fare di più, dobbiamo innalzare l’ambizione climatica, a tutti i livelli: internazionale, europeo, italiano, regionale, provinciale, comunale, individuale. Queste non sono parole di propaganda, questo è quello che ci dice la scienza.

Venerdì 27 settembre scenderemo in piazza per ribadire che siamo stanchi di chiacchiere inutili che ci fanno perdere il poco prezioso tempo che abbiamo a disposizione per porre rimedio alla distruzione del nostro pianeta.

Pretendiamo che vengano messi da parte gli interessi economici di pochi e che si inizi a lavorare concretamente sui seguenti punti:

  Riduzione delle emissioni di gas serra attraverso politiche che disincentivano l’uso di combustibili fossili e contemporaneamente favoriscono le energie rinnovabili, assieme ad una maggiore sobrietà nell’uso dell’energia;

  Mobilità pubblica gratuita e di piccola scala, che rafforzi le infrastrutture già esistenti e disincentivi così l’utilizzo di massa delle autovetture;

   Stop al consumo di suolo e misure efficaci per la protezione della biodiversità e degli ambienti naturali, che sono quelli che ci consentono di vivere, nonché di godere della bellezza della natura;

Stop ai progetti climalteranti che la Regione Toscana ed il Comune di Firenze hanno in cantiere e non vogliono dismettere e sì ad azioni per la cura del territorio, la riforestazione e rinaturalizzazione, e la messa in sicurezza rispetto al dissesto idrogeologico;

Stop all’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici tossici e transizione verso una produzione alimentare locale e naturale, che ponga in primo piano la salute delle persone e dell’ambiente.

Fino a quando non otterremo risposte serie e concrete non staremo in silenzio. Vogliamo vivere in un mondo sano e non sconvolto da cataclismi climatici. Lottiamo per il nostro futuro e non ci fermeremo! Abbiamo diritto a vivere in un mondo bello e giusto.

Ci vediamo venerdì 27 settembre alle 9.00 in Piazza Santa Maria Novella per il Terzo Sciopero Mondiale per il Futuro! #ClimateStrike

(Estratto da un documento di Fridays for future Firenze)

 

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