La morte di Tebaldo Lorini

La morte di Tebaldo Lorini

Ci ha  lasciato all’età di 79 anni Tebaldo Lorini, discendente di un’antica famiglia borghigiana e molto conosciuto per le sue pubblicazioni e la partecipazione alla vita culturale mugellana.
Grande appassionato di cucina su cui ha scritto testi importanti, Tebaldo era anche un vero appassionato di arte, amico di artisti, e attento alla storia del territorio.
Persona curiosa Tebaldo è sempre stato attento alle novità ma anche fortemente legato alle tradizioni della nostra terra a cui ha dedicato la sua attenzione di studioso.
Le nostre strade si sono incontrate per la prima volta nel 1983  quando Radio Mugello decise di pubblicare  il libro “Immagini del Mugello 1900-1930” (il Mugello attraverso la cartolina d’epoca) in cui era raccolta una selezione  di cartoline della sua collezione di oltre 1500 immagini suddivisa per temi: il  comuni e le frazioni, il paesaggio, la viabilità e i mercati.
Da allora Tebaldo ha continuato a coltivare la sua passione prima con Mugello in Cucina uscito nel 1986 poi il libro sulle erbe e  nel nuovo secolo con la storia della sua famiglia raccontata ne “il Podere di Lutiano” o nel recente opuscolo “la profezia del colono Francesco Lorini” e con il discusso “ Ricette proibite” che già nel sottotitolo faceva prevedere le inevitabili polemiche,  ‘rane, asini, rondinotti, gatti e tartarughe nella tradizione alimentare’.  Una polemica assurda spesso portata avanti senza nemmeno aver letto il libro o per il timore di dover fare i conti con una storia di miseria e fame atavica che hanno caratterizzato i secoli passati delle nostre popolazioni. Bastava leggere quello che scriveva lo stesso Tebaldo: “ Mi piace pensare che il loro sacrificio, in passato, sia stato un dono disinteressato che hanno fatto a un loro fratello di questo mondo e che , d’ora in avanti, possano legarli solo amicizia, affetto e rispetto”.(QUI)

Tornando alla sua passione per la cucina bisogna sottolinearne il forte valore culturale e non solo  l’aspetto legato al piacere e ai bisogni del corpo, “divenimmo uomini – scrive Tebaldo anche quando imparammo a mangiare e non solo a toglierci la fame”. Inoltre intorno alla tavola imbandita “ si son sempre fatti affari e alleanze, sono nate amicizie e si sono tessute trame che hanno condizionato il mondo”(…) “ e così il  mangiare e il trovarsi insieme intorno ad una tavola assume quel significato trascendentale che anche la religione gli ha dato”.
Tra i suoi testi quello che sicuramente determina un cambiamento è “il Podere di Lutiano” in cui Tebaldo racconta una parte della storia della sua famiglia, un libro  che sta nel mezzo tra il romanzo e la ricostruzione storica, tra il racconto di fantasia con protagonisti reali e il perfetto inserimento storico della famiglia Lorini nelle vicende  che hanno coinvolto il Mugello nel corso dei secoli.
“Ma la storia del podere di Lutiano è anche la storia difficile del rapporto con la terra , con la furia degli elementi, con la morte, con i sentimenti che non sempre potevano seguire il loro corso naturale. Il fiume Sieve che è fonte di vita ma anche di morte, l’abbondanza dei raccolti e le carestie che si portano via i figli piccoli. Una vita che scorreva per la maggior parte nel legame stretto con il podere e dove perfino la partecipazione al mercato paesano era vissuta come un evento nonostante la vicinanza a Borgo san Lorenzo. I rapporti sicuramente non facili con i proprietari terrieri che nei secoli avevano potere “di vita o di morte” sui contadini che coltivavano le loro proprietà. Una vita che è scorsa quasi sempre uguale per quasi 300 anni e che , prima gli avvenimenti bellici e poi l’industrializzazione , hanno cambiato profondamente sia nel rapporto con la terra sia fra le persone.”(QUI) Era quello che scrivevo all’uscita del libro su Lutiano  che ha avuto una curiosa coda con la profezia del Nonno Francesco mezzadro del Maganzi negli anni 20 del novecento pubblicata da Tebaldo lo scorso anno.(QUI)

 

In occasione di questa pubblicazione Tebaldo mi invitò a presentare l’opuscolo in occasione della Festa di Liberazione e fu l’occasione non solo per ripercorrere la storia della nascita del Fascismo in Mugello ma per rinnovare questo suo amore per la storia e il territorio a cui ha dedicato una parte importante della sua vita.
Forse Tebaldo meriterebbe un ricordo, una giornata di approfondimento,  che possa valorizzare i vari aspetti del suo lavoro  sulle tradizioni , l’arte e la storia del nostro territorio.
Che la terra che tu amavi ti sia lieve , Tebaldo.

 

Leonardo Romagnoli

12.5.23

One thought on “La morte di Tebaldo Lorini

  1. spiacente per la scomparsa dell’amico Tebaldo porgo le mie condoglianze alla famiglia
    Piero Sighieri