Intitolata a Pietro Caiani la sala consiliare a Borgo san Lorenzo

Intitolata a Pietro Caiani la sala consiliare a Borgo san Lorenzo

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Il Consiglio comunale di Borgo san Lorenzo aveva approvato nei mesi scorsi all’unanimità la proposta di celebrare i 100 dall’elezione del primo sindaco socialista di Borgo San Lorenzo, Pietro Caiani, avvenuta il 13 ottobre del 1920 dopo la netta vittoria ottenuta dal PSI alle prime elezioni amministrative a suffragio universale maschile che fecero registrare anche una forte affermazione del Partito Popolare e la netta sconfitta della vecchia classe politica liberale e aristocratica.

Dopo quel voto l’assessore alla cultura, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, ha promosso la costituzione di un Comitato per le celebrazioni con la partecipazione dell’Anpi e di studiosi di storia locale. Uno dei primi atti proposti è stata l’intitolazione della sala del Consiglio comunale a Caiani con l’apposizione di una targa in ceramica.
La celebrazione ufficiale si è tenuta ieri 30 dicembre ( altra data significativa per il paese in cui si ricordano le vittime del bombardamento del dicembre 1943) nel rispetto delle restrizioni anti covid ed ha visto la partecipazione anche dei parenti di Caiani tra cui la nipote e la nuora. Dopo la proiezione di un video realizzato dal Comitato, Massimo Biagioni ( autore dell’unico libro dedicato a Caiani pubblicato nel 2002) e il sindaco Omoboni hanno ricordato la figura e l’opera del sindaco Caiani fino alle dimissioni imposte dai fascisti nel 2022 e la sua attività politica anche nel secondo dopoguerra. Tutti hanno sottolineato la statura morale del politico, la sua attenzione ai problemi dei lavoratori e dei poveri, le sue capacità amministrative dimostrate nelle scelte della sua giunta verso l’istruzione e i lavori pubblici nel capoluogo e nelle frazioni.
Di Caiani è stata ricordata anche la grande tolleranza e il rispetto per le  scelte religiose anche se contrastavano con i suoi convincimenti morali o politici. Più volte è stata ricordata la sua lettera agli assessori in occasione delle dimissioni forzate richieste dai fascisti in cui sperava che questo suo gesto e degli assessori  potesse essere utile a calmare gli animi in un momento di grande difficoltà e violenza contro associazioni, partiti e cooperative ( basti ricordare la morte di Sitrialli a Pianvallico nel dicembre del 20 ,quella di Margheri a Sagginale nel 21, le violenze contro sedi della cooperativa dei ferrovieri ).

Sconfitto il fascismo Caiani venne rieletto nelle file del PSI e continuò ad occuparsi come assessore di Pubblica istruzione. Rimase sempre un convinto riformista e si è sempre battuto contro le divisioni che hanno  caratterizzato la storia della sinistra italiana nel 900.
Altre iniziative saranno promosse nel 2021 ( 140° della nascita) e anche nel 2022 per analizzare i vari aspetti dell’ attività amministrativa e politica di Caiani.

 

LR

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