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Incontro sull’Olocausto il 2 febbraio a Scarperia

di Leonardo Romagnoli

GIORNATA DELLA MEMORIA: ANCHE SCARPERIA E SAN PIERO SI IMPEGNA PER NON DIMENTICARE
Un incontro con le scuole per far conoscere alle nuove generazioni di cosa è capace la follia e la crudeltà umana.

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Come ogni anno l’Istituto Comprensivo  Scarperia- San Piero a Sieve  aderisce alle celebrazioni legate al giorno della memoria promosse dallo Stato Italiano e dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per mantenere vivo il ricordo del genocidio nazifascista.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”  scriveva Primo Levi riassumendo in poche righe l’impegno che ognuno di noi dovrebbe assumersi per far si che in futuro non si ripresenti uno scenario simile.
Questo l’intento dell’incontro di Giovedì 2 febbraio 2017 presso il Cinema Garibaldi, dove le classi terze della scuola media di Scarperia parteciperanno ad un convegno sull’olocausto durante il quale interverranno il Sindaco Federico Ignesti, l’assessore all’istruzione Loretta Ciani, la Preside Professa Fiorenza Giovannini e il responsabile scolastico del percorso della memoria Prof. Tiziano Pecchioli.
I ragazzi potranno inoltre assistere alla testimonianza della Sig.ra Sandra Cerbai sul eccidio nazifascista che avvenne a Padulivo nei pressi di Vicchio il 10 luglio del 1944.

donne lager

Al termine dell’incontro verrà proiettato il film “Corri ragazzo corri” di Pepe Danquart basato sulla storia vera di Yoram Friedman, un ragazzo ebreo di  9 anni che sfuggì dal ghetto di Varsavia e sopravvisse alla guerra incontrando nella sua folle corsa tutte le sfaccettature che coesistevano nella pazzia di quel periodo.  Basandosi sul romanzo di Uri Orlev “Run, Boy Run”, il film fa del  battagliero protagonista un
simbolo della libertà e dell’intelligenza, uniche armi possibili contro l’abominio nazista. La fame di vita di Jurek scorre parallela alla cancellazione del suo passato, del proprio vero nome e della propria religione, lentamente, facendo palpare con mano la sofferenza di non avere diritto ad un posto nel mondo.
Un incontro che sicuramente non lascerà indifferenti i ragazzi e fornirà numerosi spunti di riflessione sul  passato, presente e futuro del passaggio degli uomini su questa terra.

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