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Il premio “Giotto e l’Angelico ” a Silvano Campeggi

di Leonardo Romagnoli

gone-with-the-wind-via-col-ventoL’Associazione artistico – culturale “Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico” ha istituito il riconoscimento “Giotto e l’Angelico” per onorare i due grandi Maestri e premiare artisti e personalità che si sono distinte nel campo dell’arte.

Il Premio “Giotto e l’Angelico” è alla sesta edizione ed ha visto premiati  lo scultore e pittore Marco Lukolic, il professore e direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, lo scultore Giuliano Vangi, il critico d’arte e professore Philippe Daverio, il pittore Alfredo Cifariello. Il Premio è assegnato quest’anno al pittore del cinema Silvano Campeggi, in arte “Nano”, per la sua straordinaria competenza e il suo amore verso il modo dell’arte.
Il premio verrà consegnato sabato 21 giugno alle 16,30 alla Casa di Giotto a Vespignano alla presenza delle autorità.

Silvano Campeggi, detto “Nano” nasce a Firenze nel 1923.
L
a sua fama è principalmente dovuta alla sua attività di cartellonista per le case di produzione cinematografiche di Hollywood nell’epoca d’oro del cinema (1945/1970); negli Stati Uniti è considerato tra i più importanti artisti grafici nella storia del cinema americano. Il padre, tipografo e stampatore, introduce il giovane Silvano alla grafica e al design. Campeggi frequenta l’Istituto D’Arte di Porta Romana a Firenze e studia con Ottone Rosai e Ardengo Soffici. Alla fine della Seconda guerra mondiale riceve un incarico dalla Croce Rossa Americana per dipingere alcuni ritratti di soldati prossimi al congedo; in questo modo entra in contatto con la cultura, la musica e il cinema d’oltreoceano. Dopo la guerra si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con il pittore Orfeo Tamburi e con il cartellonista Luigi Martinati e definisce il suo interesse per la cartellonistica cinematografica. Il suo primo manifesto è del 1946, per il film Aquila nera di Riccardo Freda.Dopo poco tempo viene contattato dalla Metro-Goldwyn-Mayer per la realizzazione del manifesto del film “Via col vento, al quale seguiranno oltre 3000 lavori, oltre che per la MGM anche per Warner Brothers, Paramount, Universal, Columbia Pictures, United Artists, RKO, Twentieth Century Fox. Fra i cartelloni più famosi: Casablanca, Cantando sotto la pioggia, Un americano a Parigi, West Side Story, La gatta sul tetto che scotta, Vincitori e vinti, Exodus, Colazione da Tiffany. Molte delle immagini create da Nano per i film più famosi hanno assunto valore iconico e sono immediatamente riconoscibili, come i quattro cavalli bianchi su sfondo rosso di Ben Hure il volto di Leslie Caron utilizzato come puntino sulla prima lettera I di Gigi(che compare anche sulla copertina dell’album Ummagumma, del Pink Floyd).Con la crisi del cinema, Campeggi rientra a Firenze, dove prosegue l’attività pittorica in ambiti diversi. Nel 1975 il suo ritratto di Salvo D’Acquisto, commissionato insieme a molti altri lavori dall’Arma dei Carabinieri, viene usato da Poste Italiane per un francobollo commemorativo. Nel 1988 una mostra organizzata dal Comune di Firenze presso il Palazzo Medici Riccardi, dal titolo “Il cinema nei manifesti di Silvano Campeggi”, risveglia nel pubblico e negli appassionati del genere l’interesse per il lavoro di Nano; la mostra viene poi replicata a Parigi e a New York e da quel momento in poi vengono organizzate numerose mostre e personali in tutta Italia e all’estero.

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