In questo pdf trovate una lettera aperta sul nucleare inviata al governo italiano da alcuni studiosi nel mese di maggio.
La lettera con molto garbo mette in evidenza come questa scelta sia controproducente sia sotto il profilo economico che ambientale e fa giustizia di una serie di sciocchezze che vengono scritte sui giornali da molti commentatori. Come giustamente è stato fatto notare , la vera scelta ideologica non è di chi si oppone ma di chi vuole realizzare le centrali nucleari. Oggi in Italia è installata una potenza energetica quasi doppia rispetto alla richiesta massima e se viene importata energia elettrica in alcuni momenti da paesi come la Francia è solo perchè questa viene ceduta sottocosto in quanto gli impianti nucleari non si possono spegnere a differenza delle altre centrali. Centrali che comunque saranno pronte tra 20 anni, con una tecnologia allora già obsoleta, e che copriranno solo il 14% dei consumi elettrici e appena il 3,2% di quelli energetici. Senza consistenti finanziamenti e aiuti di stato il nucleare non sarebbe competitivo con le altre forme di energia ( compreso le rinnovabili) e il vero vantaggio sarà delle aziende che le costruiranno con soldi pubblici che potrebbero essere impiegati più utilmente in progetti di risparmio energetico e di efficienza energetica oltre che nella realizzazione di impianti diffusi per sfruttare le energie rinnovabili che sono attivabili in tempi molto rapidi. Il nucleare è quindi una scelta “ideologica” sostenuta da fondi pubblici che saranno pagati dai cittadini e dai consumatori che ancora si trovano in bolletta i costi per lo smaltimento delle scorie delle centrali chiuse nel 1986 che ancora non ha trovato una piena soluzione.
| La leggenda del santo nucleare. Se dovessi scriverei un libro su quello che si dice lo intitolerei cos |


