Il “dittatore folle” di Galileo Chini esposto a Palazzo Pitti in occasione del 4 agosto

Palazzo Pitti ed il Giardino di Boboli ad ingresso gratuito, una speciale esposizione del grande cartone preparatorio del ‘Dittatore folle’, tela a tecnica mista del pioniere dell’Art Nouveau Galileo Chini: sono le iniziative organizzate dalle Gallerie degli Uffizi in occasione del 4 agosto, ricorrenza della drammatica Notte dei Ponti del 1944, quando l’esercito del Reich in ritirata da Firenze fece esplodere tutti i collegamenti sull’Arno della città, tranne Ponte Vecchio. Memoria di una ferita ancora viva nel corpo della città, e nello stesso tempo monito simbolico contro dittature e guerre, questa apertura straordinaria ad ingresso libero è sottolineata dall’allestimento, nell’Anticamera degli Staffieri della Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti, del colossale cartone preparatorio del Dittatore folle del fiorentino Galileo Chini (2,40×4,53 metri), che resterà esposto per tutto il mese di agosto. L’opera fu realizzata nel 1939, un anno dopo la visita di Adolf Hitler a Firenze, nel periodo in cui il Führer invadeva la Polonia: nella sua allucinata espressività, essa si costituisce come un manifesto lucido e brutale di quella situazione storica, e testimonia l’impegno e il tormento dell’artista nei confronti degli orrori della guerra appena cominciata.

A corredo di questa iniziativa, nel corso della giornata verranno organizzate visite-focus guidate da specialisti del Museo, dedicate al ‘Dittatore folle’ ed anche al ‘Vaso di Fiori’ di Jan van Huysum, il dipinto trafugato dai nazisti nel 1944 e restituito dalla Germania poche settimane fa, dopo 75 anni. Questi approfondimenti, gratuiti ed offerti in lingua italiana, si terranno alle 11 per quanto riguarda il Dittatore folle (ce ne sarà anche uno il giorno prima, alla stessa ora). Alle 16, il comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri di Firenze, Maggiore Lanfranco Disibio, illustrerà il ‘Vaso di Fiori’ ed il suo recupero insieme al direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

(fonte Uff stampa)

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